“Imposizioni assurde che metteranno in ginocchio l’economia agrumicola siciliana”. Il parlamentare siciliano della Lega, Nino Minardo, dichiara guerra alla sugar tax, la tassa sulle bibite gassate introdotta dalla Legge di Bilancio approvata dal Parlamento nazionale. E alla plastic tax, che in taluni casi potrebbe addirittura aggravare la crisi delle aziende. Minardo ha anche fornito alcuni numeri: “Il settore e tutta la filiera sprofonderanno nel baratro, portando alla scelta più conveniente di produrre all’estero, come ad esempio farà la Coca Cola. La Sibeg (imbottigliatore ufficiale della Coca Cola per la Sicilia) che oggi ha 350 dipendenti e un fatturato di 115 milioni, nel 2021 solo per Plastic e Sugar Tax, pagherà 20 milioni di tasse andando chiaramente fuori mercato. Così come la Tomarchio che come tanti piccoli marchi sul territorio, Bibite Polara ad esempio, non riusciranno a sopravvivere; si consideri che Tomarchio fattura 10 milioni di euro l’anno, con la Sugar tax dovrà pagare una tassa aggiuntiva di oltre 5 milioni”.

Il governo giallorosso, allo scopo di diminuire la quantità di zucchero nelle bevande, ha deciso di imporre alle aziende una tassa da 10 centesimi al litro sopra i 25 grammi. Vuol dire intorno ai 3 centesimi per una lattina da 330 ml con un contenuto medio di zuccheri, una cifra uguale a quella applicata in Francia e Gran Bretagna. “Con una differenza – spiegano i giornalisti Milena Gabanelli e Simone Ravizza, in uno studio – il limite di zuccheri sopra il quale i produttori pagheranno, ossia 25 grammi al litro. Una soglia troppo bassa per spingerli a modificare la ricetta. Chi fuori dall’Italia l’ha ridotta al minimo, infatti, non è sceso sotto i 50 grammi al litro. La conseguenza è che la misura italiana certamente permetterà di fare cassa (la stima è di 233 milioni di euro in un anno) e probabilmente contribuirà a diminuire un po’ i consumi come prevede l’Organizzazione mondiale della Sanità. Ma per il calo di zuccheri a lattina la sugar tax com’è stata concepita dal nostro Paese serve a poco”.

Dell’introduzione della sugar tax si è parlato anche nel corso di un incontro fra Candiani e Musumeci nei giorni scorsi a Catania: “Assieme abbiamo condiviso la necessità di esercitare una pressione parlamentare sul governo nazionale affinché venga eliminata la tassa sulle bibite – ha detto il presidente della Regione siciliana in una nota -. Un balzello che rischia di mandare in ginocchio tante aziende operanti nell’Isola e nel Sud”. “Con la Sugar e la Plastic Tax – ha puntualizzato il commissario regionale della Lega – il governo sta pregiudicando in modo drammatico l’intero settore delle bibite e la filiera agrumicola siciliana. I principali attori della Filiera che sono pronti a un ricorso al Tar”. Candiani e Musumeci hanno avuto un confronto anche con la presidente di Sibeg (Coca-Cola Sicilia). “Le nuove tasse imposte con la Manovra dal governo giallorosso faranno scappare le industrie all’estero ad esempio in Albania dove c’è la Flat Tax creando una grave crisi occupazionale in Sicilia. Tanti piccoli marchi siciliani non sopravviveranno a questa mazzata che nulla ha a che fare con la salute delle persone ma mira unicamente a rastrellare soldi”.