Chi, per curiosità o per passione, è andato venerdì sera al Brass di Santa Maria dello Spasimo per assistere a “Just the 2 of us” si è ritrovato immerso in un’atmosfera morbida e avvolgente. Ha ascoltato brani che evocavano una musicalità tenue, raffinata ed elegante, come “Clear” o “Winter Sky”; ma anche brani inediti che, a dispetto dei titoli ispidi o anche ruvidi, come “Cactus” o “Il traditore”, hanno deliziato il pubblico con una musicalità più sensuale, più ritmata, più impetuosa; capace di liberare fantasie e passioni. E’ stata una serata magica, calda e partecipata quella di venerdì al Brass. Un pubblico straordinario ha fatto da cornice a quattro maestri palermitani del jazz – Vito Giordano alla tromba, Fabio Lannino al contrabbasso, Diego Spitaleri al pianoforte e il giovanissimo Francesco Drummer Foresta alla batteria – che sul palco hanno dato vita a un concerto amabile e brillante; a linee melodiche vibranti e ben modulate; e soprattutto a uno spettacolo incalzante che ha entusiasmato ed emozionato non solo gli appassionati di jazz ma anche gli spettatori richiamati allo Spasimo da un’occasione insolita: la registrazione dal vivo del primo disco che il gruppo ha deciso di incidere per la gioia dei propri fan. Palpabile l’affiatamento dei musicisti e la complicità tra gli artisti e il gusto della platea. Con indimenticabili momenti di soave delirio. In particolare quando gli strumenti si sono abbandonati a un intrigante e appassionato arrangiamento di “Wish you were here”, un brano intramontabile dei Pink Floyd, esaltato dalla straordinaria e argentata voce di Carmen Avellone. Un meraviglioso esercizio di stile.