È inaudito ed imperdonabile che uno senza alcuna legittimazione e storia politica, nominato per fare il premier prestanome, venga in Sicilia in un momento così grave senza sentire l’esigenza di confrontarsi con la più alta carica regionale: il Presidente Musumeci , direttamente eletto, che rappresenta a pieno titolo, lui si, la Sicilia e tutti i siciliani. E stiamo qui a cercare di comprendere di chi sia la colpa tra cerimoniale e prefetto. Permettetemi con franchezza di dire che non ci sono equivoci che scusino, ne tardive telefonate che possano giustificare un tale comportamento, semplicemente avrebbe dovuto essere la sua prima telefonata!

Musumeci, da uomo delle istituzioni quale è, non ha voluto polemizzare per rispetto ai morti e al lutto di una intera comunità, e ha continuato a lavorare in silenzio.  Ma per noi tutto questo è inaccettabile! Se ne faccia una ragione il premier Conte: qua i cinque stelle hanno perso! E ora gli faccio io una lezioncina da abc del diritto costituzionale: il rispetto delle istituzioni va oltre i colori politici, è un valore fondante della nostra democrazia. Questa vicenda la dice lunga su come Conte eserciti il suo ruolo, e sul senso di rispetto per gli uomini e per le istituzioni che invece ha dimostrato di avere il Presidente Musumeci.

Peccato, proprio in questi momenti di tragedia collettiva dovrebbe arrivare dai vertici istituzionali esempio di compostezza ed unità. Ma questo, a quanto pare a lui non lo hanno insegnato.