Ho letto del vostro stupore per il baciamano del sottoproletario all’Eccellentissimo Ministro Salvini in quel di Afragola, Sud più a Sud di quel che possiamo immaginare, paesone dell’hinterland napoletano noto per Ikea e per il nome vagamente afrodisiaco con l’accento sulla o.

Ho letto fichissimi editoriali a firma di intellettuali di mestiere, e commenti allibiti, schifati, andiamo a vedere chi è il mostro, quante braccia ha, se si riproduce come tutti, che lingua parla. Andiamo a vedere dove vive, chi è sua moglie, se ha figliato. Se mangia con le mani o con coltello e forchetta come tutti. Se ha due occhi, se puzza.

Gli intellettuali, dice Woody Allen, sono capaci di grandi intuizioni ma sono spesso incapaci di cogliere la realtà oggettiva, quella cioè che ci circonda ed è sotto gli occhi di tutti.

Ecco, la vostra meraviglia è la riprova che la realtà oggettiva – quella che vediamo ogni giorno appena fuori dalle nostre case: il povero, il miserabile, l’analfabeta che aspetta il ministro per baciargli la mano, l’accattone che aspetta il reddito di cittadinanza come la risoluzione di tutti i suoi mali, l’uomo che non ha mai letto un libro, un giornale, che non sa cos’è un cinema, un teatro, che scopa la figlia col consenso della moglie perché per certi sottoprodotti, udite udite, la cosa è vissuta come nor-ma-le – dicevo la vostra meraviglia è la riprova che la realtà oggettiva non solo vi sfugge, ma la sconoscete addirittura.

E fate oooohh quando scoprite l’ambulante che vede in Salvini – chissà perché, poi – il supereroe capace di risollevarlo dalla sua miserabile condizione di essere umano. Ed è proprio per questo che i Salvini che tanto odiate sono infinitamente avanti. Perché conoscono, al contrario degli intellettuali che si masturbano in prima pagina e di certa politica che non sa nemmeno scegliere il ristorante dove andare a mangiare per riorganizzare il partito, la realtà che li circonda. E ci sguazzano come bambini nella piscinetta in salotto. Perché conoscono i codici che per snobismo, o comodità, gli altri ignorano.

Non fingono, non bluffano. Sanno che il mondo è popolato di analfabeti leccamano come l’ambulante di Afragola. Lo sanno perché sanno, ed è un pregio innegabile, l’essenza di certe persone. E non si meravigliano. Anzi ridono del vostro stupore e degli inorriditi commenti scritti con la punteggiatura giusta sui giornali, come ne rido anch’io. Ricordate i brutti, sporchi e cattivi di Ettore Scola? Beh, vi piaccia o no, esistono sul serio e votano Salvini. E se leggessero la sorpresa nei vostri occhi direbbero: ma davvero non sapevate che esistiamo?

Io di gente che sbaverebbe sulla mano di Salvini ne conosco a peso, ve ne potrei presentare tre al giorno. Ma dove cazzo vivete?