La Sicilia rimane bloccata. Stavolta a causa del Covid: un caso positivo nello staff del ragioniere generale ieri sera ha costretto il presidente dell’Ars a sospendere la seduta e rinviare i lavori a martedì, al termine della sanificazione del palazzo (“La più enorme e la più costosa”, ha riferito Micciché). Dopo aver sospeso la seduta per una quarantina di minuti, però, i deputati sono tornati in aula e hanno approvato rapidamente l’esercizio provvisorio fino al 30 aprile. La Finanziaria necessita di qualche altro giorno di dibattito, ma i dipendenti delle partecipate – con la spesa bloccata da quasi un mese – rischiavano di rimanere senza stipendio. Al termine delle operazioni, i parlamentari e gli assistenti si sono sottoposti al test rapido in sala gialla, che avrebbe dato per tutti esito negativo. All’1.30 tutti a casa.

Tra i risultati portati a casa ieri, prima dell’interruzione, c’è la stabilizzazione a 151 giorni dei lavoratori dei Consorzi di Bonifica. Approvato anche l’articolo della legge di stabilità che autorizza la Regione all’avvio di progetti per la produzione e la fornitura di cannabis terapeutica in convenzione con le imprese presenti sul territorio. Bocciata col voto segreto (35 a 20), invece, la proposta di istituire l’agenzia regionale per la difesa del territorio, che avrebbe previsto un impegno di spesa pari a 2 milioni per direttore generale e collegio dei revisori. Disco rosso, sempre col voto segreto, all’articolo 117, che prevedeva l’abrogazione di un comma dell’articolo 2 della riforma del Demanio marittimo, approvata all’Ars il 20 dicembre scorso, e già impugnato con “riserva” dal Consiglio dei Ministri. I termini per la modifica sono scaduti.

E’ stata stralciata, invece, la riforma dell’Irsap, proposta dall’assessore alle Attività produttive, Mimmo Turano, che proseguirà il suo percorso con un disegno di legge autonomo. Prevedeva, fra le altre cose, la vendita all’asta dei beni dei singoli consorzi Asi. “L’obiettivo – spiega Turano – è di avere in una settimana un Ddl che l’Ars possa approvare entro metà aprile. La riforma è necessaria perché serve a rinnovare l’Istituto per metterlo davvero al servizio del tessuto produttivo siciliano introducendo le semplificazioni indispensabili e soprattutto coerenti con il sistema delle Zes”.

L’assessore al Territorio Toto Cordaro, invece, ha portato a casa l’articolo 78, uno dei più dibattuti alla vigilia, che prevede l’allargamento della commissione tecnico scientifico Via-Vas (a cui è affidata la valutazione dei progetti ambientali) a 60 membri, suddivisi in tre sottocommissioni. Cordaro ha confermato la stima nei confronti del professor Aurelio Angelini, scelto dal governo Musumeci a guidarla, e specificato che “anche noi teniamo alla legalità”. “Il via libera al potenziamento della Commissione tecnica specialistica – spiega Giusy Savarino, presidente della quarta commissione – consentirà di esaminare con molta più velocità le pratiche e dimezzare i tempi di rilascio delle autorizzazioni. Si tratta di una norma fortemente voluta da Diventerà Bellissima, che ha l’obiettivo di venire incontro alle segnalazioni e alle sollecitazioni più volte pervenute alla Commissione Ambiente e Territorio da me presieduta. Dispiace constatare come l’on. Fava sia rimasto l’unico a manifestare un retropensiero che non appartiene alla mia cultura politica né al mio operato”.

E’ passato, comunque, un emendamento di Fava e Trizzino (M5s), grazie al quale “abbiamo salvaguardato il carattere di indipendenza della commissione, prevedendo inoltre che la funzione regolatoria faccia capo all’intera giunta di governo e non solo all’assessore al ramo. Correttivi – spiega il deputato dei Cento Passi – assolutamente necessari alla vigilia di una stagione in cui la CTS sarà chiamata ad esprimersi su progetti che riguardano investimenti per millecinquecento milioni di euro fra fotovoltaico e termovalorizzatori. Dopo la vicenda Arata-Nicastri, che trovò una sponda corruttiva proprio dentro la vecchia Commissione – conclude Fava – serve certezza di professionalità, competenza e terzietà: qualità che il professor Angelini, attuale presidente della CTS, è in grado di garantire”.

Via libera all’articolo 147 che adegua il trattamento economico del portavoce del presidente della Regione, ossia l’ex europarlamentare del Pd, Michela Giuffrida. Ventisette favorevoli, ventisei contrari. L’ex direttrice di Antenna Sicilia, giornalista, guadagnerà più di cento mila euro l’anno. “Nel corso di questa Finanziaria – attacca Giorgio Pasqua, deputato del M5s – abbiamo raschiato il fondo del barile alla ricerca anche di spiccioli da mettere a disposizione dei siciliani messi in ginocchio dal Covid, e quest’aula con la velocità della luce aumenta lo stipendio del portavoce del presidente della Regione, portandolo a guadagnare oltre 100 mila euro l’anno, più di primari che in questo momento sono in trincea per la lotta al Covid, rischiando la propria vita per salvare vite umane”. “Una legge – dice Pasqua – può anche essere cassata da un’altra legge, per questo presenterò subito un ddl per cercare di riportare lo stipendio del portavoce del presidente della Regione a cifre più accettabili”.

Piccole soddisfazioni anche per il Partito Democratico. “Con l’approvazione dell’articolo 139 della finanziaria – spiega il capogruppo Giuseppe Lupo – introduciamo misure importanti per il contrasto all’evasione fiscale ed al lavoro irregolare nel settore edile. È una norma proposta dal PD, la lotta al lavoro nero è un dovere morale per garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori e la libera concorrenza”. “Sul tema dell’agricoltura – obietta, però, Lupo – ci aspettavamo che il governo Musumeci proponesse misure concrete di sostegno ad un settore di vitale importanza per l’economia dell’Isola che sta soffrendo le conseguenze della crisi economica considerato che non sono state attuate neppure le misure di sostegno previste dalla scorsa finanziaria. Settore vitivinicolo, florovivaismo, olivicoltura, e turismo rurale sono in ginocchio, resiste solo il settore della produzione agricola legata alla grande distribuzione, mentre le piccole e medie imprese agricole soffrono una forte carenza di liquidità, per questa ragione. Faccio appello al governo perché faccia il massimo in tema di ristori. Un segnale positivo viene dall’approvazione dell’articolo 73 che apre al turn over dei dipendenti dei consorzi di bonifica che svolgono un’attività fondamentale per l’agricoltura”.