Alla Fiera del Mediterraneo, unico hub vaccinale della città di Palermo, continua lo sfacelo. Chicco Alfano, il figlio del giornalista ammazzato dalla mafia, Beppe Alfano, presta servizio nel centro di via Sadat con la Protezione civile. E negli ultimi giorni ha denunciato pubblicamente che “ci sono state almeno un paio di occasioni in cui il livello di tensione è sfociato nella violenza, anche nei nostri confronti. Abbiamo anche dovuto chiedere l’intervento delle forze dell’ordine e presentare una denuncia”. Il commissario per l’emergenza di Palermo, Renato Costa, dopo il caos dei giorni scorsi aveva deciso di dimezzare le vaccinazioni giornaliere – da tremila a mille – ma l’assessore Razza l’ha convinto a resistere e andare avanti con gli appuntamenti programmati. Costa, però, non ha mai nascosto il suo convincimento: “La colpa dei disservizi? È dei palermitani che non rispettano gli orari di prenotazione e che non capiscono che siamo in emergenza”, ha detto. Salvo aggiustare il tiro in un secondo momento: “Alla città chiediamo un patto sociale e un aiuto: che cosa vogliamo fare? Per me dobbiamo vaccinare più persone possibili nel più breve tempo possibile. Cercando, ovviamente, di tutelare i più fragili. Ma serve la collaborazione di tutti. Stiamo affrontando una pandemia ed è impensabile combatterla senza unità di intenti. Chiedo pazienza, calma e cooperazione”.