S come seggio. Da gratta e vinci

Dopo il Lotto e il Superenalotto sta per arrivare il seggio gratta e vinci. L’idea non si deve alla Sisal, ma alla Casaleggio Associati. Il nuovo gioco a premi prevede uno scranno a Montecitorio, cinque anni di indennità (potete tenervela tutta tanto non si rendiconta più), vitto e alloggio nella Capitale inclusa la possibilità di scarabocchiare la Costituzione e imbucare un parente nello staff (vedi Luigi Di Maio che ha chiamato la sua amica di Pomigliano d’Arco). Superata la vecchia democrazia, archiviate quelle inutili competizioni chiamate elezioni (del resto già Benito Mussolini li definiva “ludi cartacei”), per accedere in parlamento basterà possedere una connessione wi-fi e controllare le estrazioni che comunicherà il presidente della Camera, Roberto Fico. Cestinate così tutte le tessere elettorali, a regolare la vita della nostra democrazia ci penserà il caso, il destino.

È questa l’ultima novità del Movimento Cinque Stelle annunciata da Beppe Grillo in un’intervista serissima agli americani e rilanciata dai nostri quotidiani. Non ci resta a questo punto che dormire e aspettare i numeri giusti come faceva il grande Eduardo De Filippo nella sua commedia “Non ti pago”. Insomma , sarà vero che il sonno della ragione genera mostri ma anche la veglia, bisogna riconoscere, che contribuisce a generare minchiate.

Carmelo Caruso per Il Foglio :

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