La sceneggiata dei guappi al potere

Luigi Di Maio e Matteo Salvini hanno dato vita a una campagna elettorale rovente. Sfiorando la crisi di governo

Il Truce in genere irrita, fa arrabbiare, fa piangere quando va a Mosca a recitare la parte dell’eroe del Donbass o a sostenere le balle dell’autocrate sul veleno a Salisbury. Giggino in genere fa ridere, e fa sganasciare dal ridere quando denuncia come torcheculatif, diciamo cartaccia, il decreto da lui verbalizzato e firmato. Uno ha quarant’anni più o meno e gioca a destra. L’altro ha trent’anni più o meno e gioca antisistema… Leggi l’articolo completo su ilfoglio.it

Giuliano Ferrara per Il Foglio :

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