Santa Di Caro è una farmacista che dal 2012 produce birra artigianale. Ha iniziato con l’auto produzione per pura passione e ha poi coinvolto il fratello Rosario. Sono loro i “Fratelli Birrafondai” che dal 2015, nel micro birrificio di Misterbianco, in provincia di Catania, producono incessantemente e in misura sempre crescente bottiglie di Ciaurusa ma anche di Belladonna, Calura, Dusa, Xiara e la nuovissima Lupa.

È proprio la “Ciaurùsa”, creazione della prima e al momento unica mastra birraia di Sicilia, la birra vincitrice del Luppolo d’Oro nella categoria Belgian White, alla quinta edizione del Best Italian Beer 2019. Il prestigioso premio del settore brassicolo nazionale è organizzato da FederBirra e guarda alle migliori produzioni di birra artigianale italiana. Il concorso ha stilato una classifica delle tre migliori birre per ogni categoria: Luppolo d’Oro, Luppolo d’Argento, Luppolo di Bronzo.

La Satra è il timo selvatico siciliano dai fiori lilla che caratterizza “Ciaurùsa”, birra dal colore biondo con riflessi ocra; il grano e il farro dell’Isola sono le materie prime sulle quali, ogni giorno, si ripete il piccolo miracolo. In particolare, i grani siciliani antichi usati sono il Tangarò, o Russello, e il Perciasacchi, o Farro Lungo Siciliano. Il gusto finale è dunque caratteristico del timo selvatico con sentori di crosta di pane e una persistenza finale amara di agrume.

Santa Di Caro, prima e al momento unica mastra birraia donna di Sicilia, quando crea si ispira ai profumi mediterranei: erbe aromatiche, ma anche agrumi, fave di cioccolato, che abbinati ai grani antichi fanno la differenza nei sapori. Il risultato sono birre dal sapore elegante e dalla forte personalità. “È il territorio che ispira la nostra produzione – ha detto la farmacista – Quando creo una birra tutto parte da un profumo della terra e dai miei ricordi d’infanzia legati soprattutto alla campagna. Se per formazione sono una professionista esperta del farmaco e dunque una operatrice in favore della salute, nel mio tempo libero applico il mio intuito chimico in favore del gusto. È un percorso di aggiustamenti, odori, pazienza e lavoro costante”.

Il fratello, Rosario Di Caro, è un profondo conoscitore del settore e soprattutto un appassionato di quella rivoluzione culturale e del gusto che ha caratterizzato le birre artigianali negli ultimi venti anni in tutto il mondo. Insieme, i due fratelli hanno scommesso tempo e risorse su un’attività che si rivela in costante crescita.