Meno alunni e meno classi nelle scuole di ogni ordine e grado; emorragia di iscritti soprattutto negli istituti tecnici e professionali, non compensata dalle iscrizioni ai licei: è il quadro della scuola siciliana di quest’anno scolastico fornito dal Miur e analizzato dalla Cgil. I dati fanno il confronto con lo scorso anno (a.s.2019/ 2020) ed evidenziano che in 831 scuole dell’isola si è registrato un calo degli iscritti di 14.695 unità, di cui 2.852 nella scuola dell’infanzia, 5.005 nella scuola primaria, 3.485 nella secondaria di I grado e 3.352 in quella di secondo grado. In quest’ultima un calo consistente si è registrato negli istituti tecnici con -1.246 iscritti e nei professionali con meno -2.418 studenti. Un + 312 di alunni invece nei licei. Complessivamente gli iscritti sono passati da 717202 dello scorso anno scolastico a 702.507 di quest’anno. Di conseguenza quest’anno ci sono 234 classi in meno. Cresce di 365 unità il numero dei disabili che frequentano le scuole dell’isola.

“Sono dati allarmanti – scrivono in una nota i segretari generali della Cgil e della Flc della Sicilia, Alfio Mannino e Adriano Rizza- che segnalano problematiche che vanno anche al di là degli andamenti demografici, evidenziando processi consistenti di abbandono scolastico. Il calo negli istituti tecnici e professionali- sottolineano- ci dice che stanno abbandonando studenti che non possono permettersi più di andare a scuola e che in altre situazioni avrebbero scelto quei percorsi formativi per trovare sbocchi lavorativi a essi legati”. Mannino e Rizza rilevano che negli altri ordini “a influire sono certamente il calo della natalità, ma anche l’emigrazione di giovani che scelgono di vivere e di mettere su famiglia altrove”. ”Questi dati- affermano i segretari regionali di Cgil e Flc- ci consegnano un’ulteriore conferma della condizione sociale drammatica della Sicilia, aggravata in questo periodo di emergenza sanitaria. Servono interventi per lo sviluppo e per l’occupazione ma bisogna anche investire sull’innovazione nell’ambito dell’istruzione”