Sono complessivamente 200 le persone che oggi hanno ricevuto il vaccino anti Covid nei quattro Centri di somministrazione allestiti a Palermo presso il Policlinico Giaccone e negli ospedali Civico, Villa Sofia-Cervello e Villa delle Ginestre. Prosegue, infatti, la fase “V-Day” della campagna vaccinale secondo il target individuato dal Piano nazionale che prevede la somministrazione del farmaco a 685 persone tra sanitari, a quanti operano comunque negli ospedali e agli operatori e ospiti delle Rsa o Centri residenziali per anziani.

Le operazioni di somministrazione delle dosi stanno andando avanti già e, così come programmato dall’assessorato regionale alla Salute, a essere vaccinati oggi (e fino al 30 dicembre) sono stati dieci rappresentanti di ogni Azienda sanitaria dell’Isola. Il Centro di somministrazione allestito al Civico, oltre che per 10 dipendenti della stessa azienda, è il riferimento per quanti provengono dal “Garibaldi” e dal “Cannizzaro” di Catania, dall’Ismett di Palermo e dal “Bonino Pulejo” di Messina. I sanitari di “Villa Sofia-Cervello”, invece, accolgono i dipendenti provenienti dalle Asp di Trapani, Agrigento e Siracusa, dal “Papardo” di Messina e ovviamente i dieci colleghi della loro stessa azienda. Nel Centro di somministrazione vaccino del Policlinico Giaccone, oltre agli interni, giungono i rappresentanti dei Policlinici di Catania e Messina e i sanitari delle Asp di Caltanissetta ed Enna. Infine, a Villa delle Ginestre le dosi riservate al personale proveniente dalle Asp di Catania, Messina e Ragusa, dall’ospedale di Cefalù e dal “Buccheri La Ferla” e ai colleghi dell’Asp di Palermo.

Intanto, l’assessorato alla Salute ha effettuato un monitoraggio sulle 85 persone che ieri hanno ricevuto il vaccino anti Covid: nessuno ha presentato sintomi avversi. Dopo le 685 vaccinazionidel “V-Day”, scatterà la vera e propria prima fase con oltre 140mila persone coinvolte, sempre secondo i parametri del Piano nazionale che vedono come prioritarie le somministrazioni a sanitari, personale che lavora negli ospedali, ospiti e operatori delle Rsa e dei Centri residenziali per anziani.

Il primo vaccino è di Massimo Geraci: lo show al “Civico”

E’ partita anche in Sicilia la campagna di vaccinazione anti-Covid. Il primo a inocularlo è stato il professore Massimo Geraci, responsabile del pronto soccorso dell’ospedale Civico di Palermo. Ha immediatamente aderito anche il presidente dell’Ordine dei Medici di Sicilia, Toti Amato. All’evento di domenica mattina, trasmesso in diretta Facebook sulla pagina della Regione siciliana, hanno partecipato anche il presidente Nello Musumeci, e l’assessore alla Salute, Ruggero Razza, oltre al sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. A introdurre le fiale, con tanto di presentazione, è stato il professor Francesco Gervasi, responsabile del laboratorio oncologico dell’Arnas-Civico: “Oggi inizia la più grande operazione di vaccinazione dell’umanità. Io dico a tutti di vaccinarsi – ha dichiarato Gervasi, sventolando una fiala sotto il naso dei numerosi giornalisti -. E speriamo che tutti si accostino a questo prezioso rimedio, speriamo che non ci siano negazionisti”.

“Non sono abituato a tanti riflettori – ha spiegato a caldo Massimo Geraci – E’ il momento di un messaggio che deve arrivare chiaro e forte a tutti gli operatori sanitari. Nel vaccino abbiamo riposto la speranza di superare questa terribile esperienza che ci ha provato dal punto di vista umano e professionale. Siamo consapevoli che la campagna vaccinale rappresenta la risposta dell’uomo nei confronti della natura matrigna e, probabilmente, la sfida fra la vita e la morte, fra la scienza e la malattia”.

“Vaccinarsi è quello che chiediamo con forza a tutti i cittadini – ha detto, a caldo, Toti Amato – Faccio un appello all’assessore Razza affinché si faccia portavoce presso il presidente del Consiglio e il commissario per l’emergenza, Domenico Arcuri, affinché alcune figure sanitarie, fra cui i liberi professionisti e gli odontoiatri che sono soggetti esposti, vengano inclusi nel novero delle persone che devono essere vaccinate in via prioritaria”. “Finalmente un’Europa c’è. E non si occupa soltanto di monete o di finanze, ma anche dei diritti dei cittadini, come quello alla Salute”, ha invece dichiarato il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.

“Comincia oggi la stagione della speranza concreta – ha detto Musumeci – Il vaccino è l’unico strumento a cui possiamo aggrapparci per chiudere questa parentesi durata un anno e riprenderci con le mani il diritto a costruire il nostro futuro senza condizionamenti. Siamo stati bravi tutti: i sanitari, le forze dell’ordine, i volontari, i sindaci, i prefetti. Ognuno ha fatto la propria parte, ma ancora la battaglia non è vinta. Oggi inizia una nuova fase che tutti dobbiamo condividere, sentendoci protagonisti, accostandoci al vaccino”. Lo stesso Musumeci si è detto pronto a vaccinarsi: “Decideranno i medici quando”. E poi: “Il richiamo è diviso in due fasi, la seconda fase dovrebbe cominciare ad aprile, ma già la prossima settimana avremo una sufficiente quantità per avviare la campagna di vaccinazione vera e propria. Speriamo di poter concludere entro l’estate e quindi avvicinare tutti al vaccino senza rinunce, perché non credo ci sia una sola ragione per poter rinunciare alla vaccinazione”.

Dopo l’evento del “Civico”, altre trenta dosi di vaccino anti-Covid somministrate nel pomeriggio su altrettante persone che operano o sono ospitate nella Rsa ‘Buon Pastore’ di Palermo. Nello specifico, il farmaco è stato inoculato a 25 ospiti e 5 operatori. La più anziana tra i neo vaccinati è stata una donna di 93 anni: la nonnina ha reagito benissimo, felice di essere tra le prime siciliane a ricevere il vaccino. Oltre ai sanitari della Rsa sono intervenuti gli operatori del dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Palermo. Il vaccino è giunto nella Residenza sanitaria scortato dai carabinieri del Nas.

I vaccini nel resto d’Italia

In Campania è polemica su De Luca – “Mi sono vaccinato, dobbiamo farlo tutti”. Il 71enne governatore Vincenzo De Luca si propone su Facebook come testimonial della campagna di immunizzazione, al termine del Vax Day napoletano, con tanto di foto dell’avvenuta iniezione: dagli avversari politici, però, sale un coro di accuse per la ‘precedenza’ data al governatore nelle ore in cui le preziose fiale sono riservate solo a operatori sanitari e anziani delle Rsa. La prima reazione è dell’eurodeputato forzista Fulvio Martusciello: “Ha saltato la fila senza alcun titolo, senza decenza”. Insorge il sindaco di Napoli Luigi de Magistris: “Indegno l’abuso di potere. Si dovrebbe vergognare e chiedere scusa”. Matteo Salvini: “De Luca toglie il vaccino a qualcuno che ne aveva più bisogno. Personale sanitario, forze dell’ordine e persone fragili meritano rispetto e serietà, non politici stile Marchese del Grillo”. Giorgia Meloni si chiede: “Esiste una corsia privilegiata per i politici di sinistra?”.

Allo “Spallanzani” i primi tre italiani vaccinati – Il Vaccine Day in Italia è iniziato domenica mattina presto allo Spallanzani di Roma con i primi tre operatori: la professoressa Maria Rosaria Capobianchi, l’infermiera Claudia Alivernini e l’operatore sociosanitario Omar Altobelli. “Sono consapevole che oggi è un giorno importante e decisivo. Lo dico con il cuore vaccinatevi”, il messaggio di Alivernini. “Mi sento benissimo. La scelta è stata una scelta abbastanza naturale. Mi sono offerta di essere vaccinata e sono stata scelta fra i primi come simbolo per dire di fidarsi e credere in questa scelta credo sia un esempio per gli altri operatori sanitari ma anche per tutta la popolazione”, ha detto Capobianchi, direttore laboratorio di virologia. “Mi sento emozionato, e benissimo fisicamente”. Così l’operatore sociosanitario Omar Altobelli. “Il vaccino l’ho fatto per tutelarmi perché se sto bene io posso stare sicuro che anche chi mi è vicino sta bene. Speriamo di essere stati di esempio per tutti quanti”, ha detto intervistato da Sky Tg24. Il premier Conte è intervenuto con un brave messaggio sui social: “Oggi l’Italia si risveglia. Questa data ci rimarrà per sempre impressa”.

Cosa c’è dopo il Vax-Day – Terminato il vaccino day si guarda già a domani e alle tappe che, soprattutto dalla primavera all’autunno, scandiranno la vera e propria vaccinazione di massa. Si punta a una copertura dell’80%. In totale l’Italia ha opzionato 202 milioni di dosi, il 13,4% dell’Ue, “dotazione sufficiente per poter potenzialmente vaccinare tutta la popolazione e conservare delle scorte”. Novità importanti arrivano dall’Inghilterra per il vaccino sviluppato da AstraZeneca e dall’Università di Oxford: è “efficace al 95%”, come quelli già approvati di Pfizer e Moderna, “ed è in grado di eliminare al 100%” i sintomi gravi che portano ai ricoveri per Covid-19, dice al Sunday Times Pascal Soriot, ad di AstraZeneca. Secondo il domenicale, il via libera delle autorità britanniche al vaccino arriverà “entro giovedì” mentre la sua distribuzione dovrebbe avvenire a partire dal 4 gennaio.