“Secondo Miccichè, l’attuale Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, il Governo regionale manca di etica e “Nello (Musumeci) sta facendo capire in tutte le maniere che non lo vuole fare più (il Presidente della Regione)”. Lo stesso Miccichè, che nel frattempo pare sia stato estromesso dalla chat Whatsapp di Forza Italia Sicilia (rimosso dalla deputata Bartolozzi), dice che Marco Falcone non è un buon assessore e definisce Gaetano Armao un miracolato che non ha cercato un solo voto, decretando, in altre parole, la bocciatura di parte della Giunta regionale. Miccichè non è di certo animato da spirito di altruismo nei confronti dei siciliani, non lo è mai stato. Sente solo il terreno sotto i suoi piedi franare, sa che l’esperienza di questa maggioranza è ormai al capolinea e prova in qualche modo a salvarsi, tirandosene fuori. E questo è solo un piccolo spaccato dell’attuale lotta interna alla maggioranza che governa la Regione. Sono liti scaturite dalla volontà di farsi fuori a vicenda, da giochi di potere a cui, purtroppo, siamo abituati e che non fanno che peggiorare le già precarie condizioni della Sicilia”.

Lo scrive, in un lungo post, il deputato regionale del M5s, Luigi Sunseri. Che poi ribalta la prospettiva: “La nostra terra ha bisogno di un governo in grado di affrontare, prima di ogni cosa, la forte crisi pandemica ed economica, mantenendo serenità e compattezza. Il governo Musumeci, invece, ha dimostrato di non aver ancora sviluppato gli anticorpi utili a difendere la nostra regione dalla pandemia, sia in termini sanitari che politici. Da qualunque prospettiva lo si guardi, ciò che emerge è l’incapacità di governare, accompagnata, inevitabilmente, dal fallimento su tutti i fronti. Il Governo Musumeci è finito, il centrodestra ha fallito. Quest’incapacità governativa è sotto gli occhi di tutti e non intendiamo pagare ulteriori danni. Dobbiamo resistere per un altro anno e mezzo, al termine del quale ci libereremo, finalmente, di questo incubo. Nel frattempo abbiamo bisogno di mettere a fuoco l’immagine del governo del futuro, di quello che vogliamo e di cui la Sicilia ha bisogno”.

Oggi, da parte di Claudio Fava, è arrivata la prima disponibilità a scendere in campo. “Mi sembra di cominciare a sentire la stessa aria che, qualche mese fa, si respirava nella mia Termini Imerese, quando i cittadini ci dicevano “adesso tocca a voi”. Questa sensazione – spiega Sunseri – va di pari passo con la necessità di costruire una compagine di governo che metta al centro della sua azione politica il riscatto del popolo siciliano. La questione è semplice: chi siamo Noi e cosa vogliamo Noi. Leggo, con apprezzamento, le dichiarazioni di Erasmo Palazzotto (LEU) che crede “sia arrivato il momento che le forze progressiste dell’isola smettano di giocare al gatto col topo e promuovano una discussione pubblica sul futuro della Sicilia”. Nel corso degli anni gli altri attori politici hanno imparato a conoscere il M5S, forza politica “anomala”, indisponibile a barattare il bene dei cittadini con interessi personali, pronta al sacrificio e leale con i siciliani. Il M5S c’è. E non vuole avere un ruolo di secondo piano. Noi questo cambiamento lo vogliamo, ne vogliamo essere i protagonisti e gli autori”.

“Incontriamoci – è la conclusione di Sunseri – per dare sostanza e forma al futuro di questa terra. Senza nasconderci, senza rincorrerci. Disegniamo un perimetro di valori che ci consenta di dare ai siciliani le risposte che aspettano da troppo tempo. Il mio è un appello, alle forze sane e progressiste di questa Terra. Ai Sindaci, agli amministratori locali, alle categorie sociali che lottano ogni giorno per provare a far risplendere la nostra Sicilia. Guardiamoci negli occhi, progettiamo insieme una Sicilia comune che possa ridarci la dignità perduta e la forza di immaginare un futuro diverso”.