Visto da vicino. Ritratto di Letta, adolescente di 90 anni
di Giuliano Ferrara per Il Foglio
In principio fu orrore puro. Gianni Letta, che fa oggi novant’anni portati da adolescente, beato lui con la sua magnifica famiglia di musicofili e cinefili, era il prototipo del brasseur d’affaires romano, dunque abruzzese di stirpe purissima, che detestava tutto quanto io amavo: il decisionismo, Craxi, la cultura comunista dura e scostante, il socialismo nazionale tricolore che sfidava i resti del comunismo con un gagliardo anticomunismo, la possibilità di mettere i missili a Comiso e salvaguardare il patto con Arafat su Abbas per l’Achille Lauro, la socialdemocrazia pimpante e antidemocristiana, la pazzia di Cossiga, poi la tv scollacciata e spazzatura ossia il muro di Vespa e del salotto Angiolillo e del dottor Agnes, un muro altissimo e invalicabile per me che odiavo la tv del focolare, ci univano forse soltanto..