Nei tribunali non c’è dolore ma tribolazione, non ci sono lacrime ma strazio. Piangono i giudici togati e pure quelli popolari, si disperano i rappresentanti dell’accusa e pure quelli della difesa, si angosciano i procuratori generali e anche i procuratori aggiunti, soffrono i gip e anche le camere penali, boccheggiano i principi del foro e pure gli avvocaticchi, c’è ansia nelle corti d’assise e anche nelle corti d’appello, c’è smarrimento nella Corte di Cassazione e pure nel Consiglio superiore della magistratura, tremano gli azzeccagarbugli e pure i giureconsulti. Da quando si è aperta la crisi di governo e si è sparsa la voce che il Guardasigilli possa lasciare il trono di via Arenula gli uomini di legge sono tutti lì a dannarsi. Dove ritroveranno la sublime normalità di un ministro così illuminato, così competente e così ossequioso dello stato di diritto?