Se la Carfagna non sembra più in linea con il progetto di Berlusconi, per il Cav. arrivano segnali incoraggianti dalla Sicilia. Al termine della rapida apparizione di lunedì all’Ucciardone, dove l’ex premier (chiamato in causa dalla difesa di Marcello Dell’Utri) si è avvalso della facoltà di non rispondere di fronte ai giudici del processo d’appello sulla Trattativa, c’è stato un incontro con Gianfranco Miccichè nella sala Vip dell’aeroporto Falcone-Borsellino. Un momento utile a ribadire, da parte del commissario regionale azzurro, totale vicinanza a Berlusconi. Se si dovesse materializzare lo strappo in Parlamento, nessun siciliano aderirà al movimento della Carfagna. Nelle scorse settimane lo stesso Micciché aveva ipotizzato la creazione di un nuovo partito del Sud, sul modello di Grande Sud, per dare rappresentanza alle politiche del Mezzogiorno, che la Forza Italia a trazione leghista degli ultimi mesi non ha più considerato. Ma poi è tornato indietro, dicendo di non avere i mezzi, né economici né strutturali, per fondare un nuovo soggetto. Ma su una cosa Miccichè è sempre stato chiaro: “Io non ho mai tradito Berlusconi, e non lo farò neanche adesso”.