In una giornata assolata e senza nuvole, Pantelleria ha dato l’ultimo saluto a Giovanni Errera, vigile del fuoco, una delle vittime della tromba d’aria che venerdì scorso ha colpito l’isola. Per salutare l’uomo si è creato un corteo che ha attraversato le vie vicine al porto, dove la bara, avvolta in una bandiera tricolore, è stata caricata a bordo di una nave. I resti dell’uomo saranno trasferiti a Messina per la cremazione, poi faranno ritorno a Pantelleria. Molte le persone che hanno partecipato alla cerimonia funebre: il sindaco Vincenzo Campo, il comando dei vigili del fuoco e la Capitaneria di Porto. In testa al corteo, i colleghi di Giovanni, insieme alla moglie e i parenti. Presente pure qualche turista.

La tromba d’aria che si è abbattuta venerdì pomeriggio su Pantelleria ha provocato la morte di due persone (l’altra è un pensionato di 86 anni) e il ferimento di altre nove. Le vittime, che erano a bordo delle loro auto, sono state investite in pieno dalla tromba d’aria e scaraventate fuori dall’abitacolo, una su un muretto l’altra a terra. Anche i feriti sarebbero stati coinvolti in incidenti stradali provocati dalla furia del maltempo.

Il presidente della Regione Nello Musumeci si è recato nell’isola per rendere omaggio alle due vittime della tromba d’aria e per una breve visita in ospedale ai feriti. Il governatore, che era accompagnato dal vicepresidente Gaetano Armao, dall’assessore alla Salute Ruggero Razza e dal capo della Protezione civile regionale Salvo Cocina, appena atterrato, ha voluto rendersi conto di persona di quanto accaduto nella parte dell’isola, per fortuna circoscritta, in cui la furia della tromba d’aria in pochi minuti non ha lasciato scampo a Giovanni Errera, vigile del fuoco, e a Francesco Valenza.

Poco dopo, Musumeci ha incontrato i familiari delle due vittime, ai quali ha manifestato il cordoglio dell’intero governo regionale. Successivamente, il governatore, assieme agli altri componenti della giunta, ha fatto visita ai feriti che sono ricoverati nell’ospedale di Pantelleria e ai è intrattenuto con i sanitari. Prima di ripartire, Musumeci ha annunciato che, una volta acquisita la quantificazione dei danni alle strutture pubbliche e private, la giunta delibererà lo stato di emergenza e inoltrerà richiesta al governo nazionale perché sia riconosciuto lo stato di calamità.