Turismo, 20 milioni nel mirino dei magistrati

Un evento a margine dell'ultima mostra fotografica della Regione a Cannes. Ci sono Messina, Tarantino e Nassogne

Nel mirino della procura regionale della Corte dei Conti, che nei giorni scorsi ha aperto un fascicolo sugli sprechi di Cannes, sarebbe finito un pacchetto d’interventi per circa 20 milioni di euro. Sono soldi che l’assessorato al Turismo, nel corso della precedente gestione, avrebbe utilizzato per promuovere il brand Sicilia. Le indagini sono affidate alla Guardia di Finanza che, come riportato da Repubblica, la settimana scorsa ha acquisito centinaia di documenti presso il dipartimento. Il pm Zingale stava già indagando su un eventuale danno erariale procurato dall’affidamento diretto nei confronti di Absolute Blue, la società con sede in Lussemburgo, per l’organizzazione della seconda edizione della mostra ‘Sicily, Women and Cinema’ al Festival di Cannes. Il provvedimento da 3,7 milioni, dopo la bufera mediatica dei giorni scorsi, è stato revocato dall’assessorato su invito del governatore Schifani (che però Manlio Messina ha indicato come unico responsabile).

L’indagine della Corte dei Conti ricalca, in parte, quella della Procura di Palermo che, partendo dall’interrogatorio della musicista Marianna Musotto (accusata di aver proposto una tangente al capo della segreteria particolare dell’ex assessore Messina per l’organizzazione di un evento) avrebbe vuotato il sacco, facendo nomi e cognomi (di politici e artisti). Sulla gestione dell’assessorato, così, va stringendosi il cerchio nelle stesse ore in cui è pronta la staffetta fra i due assessori di Fratelli d’Italia: come concordato da Schifani e La Russa nell’ultimo vertice romano, infatti, Scarpinato è diretto ai Beni culturali, mentre la Amata dovrebbe finire al Turismo. L’ex capogruppo di FdI all’Ars è senz’altro un segnale di continuità da parte del partito della Meloni, che non intende rinunciare al feudo fortemente reclamato in fase di formazione della giunta.

Per parere le eventuali critiche, Schifani ha già messo le mani avanti: “In giunta – ha riferito ieri – non c’è stato un solo momento di tensione, non c’è mai stata un’atmosfera litigiosa. Il clima è eccezionale, sono convinto che continueremo in questo percorso”. Cancellando di colpo le polemiche, le invettive, i propositi di ribaltoni. Tutto resterà com’era. L’unica speranza di fare chiarezza è affidata alle procure.

Paolo Cesareo :

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