C’è un posticino del cuore, nel Palermitano, a Lercara Friddi per l’esattezza, che da ieri ospita il primo museo, in Italia ma anche in Europa, dedicato a “The Voice”: il grande Frank Sinatra. Si chiama, ovviamente, “My Way Museum” (dalla canzone più nota dell’artista italo-americano) e raccoglie cimeli e memorabilia. Lercara è il paese dei nonni di Frank: Francesco Sinatra e Rosa Saglimbeni, emigrati da giovani negli Stati Uniti, cui, nel 2011, venne dedicata la prima mostra fotografica nell’ambito del “My Way Festival”, giunto nel frattempo alla undicesima edizione. Ma in occasione della ventunesima ricorrenza della scomparsa di Sinatra, l’associazione Life & Art Promotion ha voluto spingersi oltre e inaugurare un museo che raccoglie tantissimi cimeli appartenuti all’artista che sono anche il frutto del grande gesto di Irene Soggia, che nel 2015 ha donato la sua collezione privata con oltre 300 dischi, foto e articoli. Si passò pertanto dalla mostra a una collezione permanente. In questi anni altri fan da tutto il mondo hanno continuato ad arricchire la collezione.

Frank Sinatra, che passa alla storia come “The Voice” per il suo inconfondibile carisma vocale, durante la sua carriera incide più di duemiladuecento canzoni per un totale di 166 album, dedicandosi anche, con fortuna, al grande schermo. Tante storie d’amore arricchiscono il suo prezioso almanacco (quattro i matrimoni all’attivo), ma anche un impegno per i diritti umani: già nei primi anni Cinquanta si schiera a favore dei neri, vicino al suo inseparabile amico Sammy Davies Jr. Fino all’ultimo non si sottrae dal compiere nobili gesti di beneficenza a favore dei bambini e delle classi disagiate. La sua stella non conosce ombre. E da questo momento neanche confini. Sinatra è talmente grande che ce n’è per tutti: persino per un paesino come Lercara, che prima di diventare noto per il “My Way Museum”, era soltanto un piccolo paesino di provincia da 7mila anime.