C’è un carnevale dei giornalisti. Coinvolge firme anche prestigiose e si celebra puntualmente nel bel mezzo di ogni crisi. Si chiama “toto ministri” ed è una sorta di tana libera tutti durante la quale ogni quotidiano tira fuori, come candidato a questo o a quel ministero, il nome che più gli aggrada. Bufale gratuite, va da sé. Che spesso servono a spingere un amico o a consegnare la patente di nobiltà politica a un boiardo in cerca di poltrona. Anche se la crisi è ormai risolta, il divertimento non è finito. Tra oggi e domani si celebra il Carnevale minore, quello dedicato ai vice ministri e ai sottosegretari. E nel gioco delle candidature è entrato pure, ohibò, Roberto Lagalla, assessore regionale alla Formazione. Per quali meriti? La domanda corre da Palermo a Roma, dalla Farnesina al Viminale, da Palazzo Chigi al Quirinale. Ma non trova ancora una risposta.