Sono passate due settimane dal 25 settembre, giorno in cui i siciliani hanno votato, e lo spoglio non è ancora finito. Quarantotto sezioni si sono impigliate nei conteggi e nessuno sa ancora come venirne fuori. Uno scandalo. Ma siamo ancora all’antipasto. Con l’aria che tira il peggio deve ancora venire. La crisi avanza, i problemi diventato giorno dopo giorno insormontabili e la Regione è con le spalle nude, esposta a tutte le intemperie. Il vecchio governo è fuori gioco, ma il nuovo tarda a nascere. Diciamocelo: ci aspettano giorni difficili, durissimi. Ci sono scadenze da rispettare, provvedimenti da adottare, risposte da dare con immediatezza a chi si trova già con l’acqua alla gola. Ma la macchina dell’amministrazione è ferma, bloccata. Renato Schifani, il nuovo governatore, è lì che studia, che fa cose e vede gente. Siamo sospesi tra il niente e il nulla.