E dire che lo stylist ci sembrava un mestiere moderatamente innovativo. Il consulente di look e/o personal shopper addirittura una professione avveniristica, e soddisfacentemente sostitutiva di quella di stylist che, almeno nelle riviste femminili italiane, ormai non ha più chances di occupazione fissa. A qualche mese dal lancio, va infatti affermandosi una app che, con un filo di pazienza e di organizzazione, permetterà a chiunque di fare a meno non tanto dello stylist personale, lusso per pochi, quanto delle riviste femminili meno creative e dei loro consigli di moda.

Si chiama Lookhave, ed è al tempo stesso social network e fashion app professionale, benché facilissima da usare. Con, appunto, un minimo di impegno per scattare il contenuto del proprio guardaroba, permette infatti di renderli visibili con un click e, volendo fare acquisti online, di combinarli con stile. Sapete quando ci si trova per strada davanti a una vetrina e ci si domanda se mai quella certa giacca/pantalone/camicia esposta si combinerà con il tale paio di scarpe, borsa, cappotto che si conserva a casa? Ecco. Lookhave funziona anche come spotify della moda: se non si conosce il brand dell’abito/borsa eccetera visto per strada, basterà fotografarlo per avere la risposta. L’ha inventato un venticinquenne di Bologna, Gherardo De Angelis, si trova sull’App store di Apple e di Google Play, e gli facciamo pubblicità perché lo merita. Un italiano giovane, pieno di idee geniali, che non si lamenta e non mendica redditi di cittadinanza perché in grado di procurarselo da solo, il reddito che vuole. Che bella notizia.