L’azione di governo ha preso il volo e non per modo di dire. La battaglia si fa nei cieli. Per dimostrare quanto fosse smisurato l’ego di Matteo Renzi “atterrano dossier” sui quotidiani. Grazie al M5S, che ha già annunciato di rivelare tutti i segreti di Stato e addirittura fare luce sulla “strage di Bologna”, il romanzo di questa estate rischia di essere “Un aereo chiamato desiderio”. L’aereo in questione è l’Airbus voluto dall’ex premier che stiamo scoprendo essere di 300 posti, servito al solo Angelino Alfano in veste di ministro degli Esteri, più sontuoso di quello della Regina Elisabetta, addirittura munito di doccia (presidenziale). Insomma, un business (per i populisti). Così, anziché discutere di occupazione, Luigi Di Maio ha iniziato a ragionare di aeronautica, anziché stare al ministero dello Sviluppo economico si occupa dei bagagli smarriti (di Renzi). Ed ecco la profonda verità. Ultimamente va di moda il poveraccismo. Un tempo puntavamo a stare tra i grandi della terra, oggi puntiamo a fare gli scalcagnati del Sud del mondo. È solo questione di tempo ma tra non molto il nuovo presidente delle Ferrovie imporrà anche sui binari il cambiamento. Dai treni Freccia Rossa si tornerà alla littorina.