E’ iniziata oggi, in Sicilia, la campagna di vaccinazione per gli over-80. Sulla piattaforma integrata di Poste Italiane hanno prenotato in 129 mila (su una platea di 320 mila). Non uno di più. Le dosi al momento disponibili – al netto del 30%, accantonato per i richiami – non lo permettono. Da qui la protesta di Giuseppe Lupo, del Partito Democratico: “Il calendario delle vaccinazioni anti-Covid è saturo e le prenotazioni bloccate per migliaia di ultra ottantenni ma il governo Musumeci continua a fare orecchie da mercante”. Il governatore, postando su Facebook la foto del primo vaccinato (il vittoriese Orazio Buonafede, classe 1921), sostiene che “abbiamo bisogno di vaccini per poter completare rapidamente i più esposti e fragili. Confido molto nell’impegno assicurato dal governo Draghi e dagli sforzi che si faranno in Europa. Noi siamo pronti e organizzati”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Ruggero Razza, che ha inaugurato la giornata al Policlinico San Marco di Catania: “Vorremmo poter fare molto di più e riaprire immediatamente la piattaforma di registrazione: la macchina organizzativa è rodata e se ci fosse un numero adeguato di vaccini potremmo poter correre contro il tempo e contro il virus. Sui vaccini – spiega – abbiamo ricevuto alcune offerte, come ha anche detto il presidente della Regione. Noi vogliamo che ogni decisione venga condivisa con lo Stato ma chiediamo di fare presto – ha continuato – Non vorremmo fare da soli, ma ci aspettiamo quello sforzo che possa portare, oltre le polemiche, a vaccinare tutte le persone anziane e quelle fragili. Secondo il piano nazionale le persone con disabilità gravissime, ad esempio, dovrebbero essere coinvolte dopo gli over 80, ma se i vaccini non sono adeguati per completare in poco tempo la somministrazione su questo target, rischiamo di vaccinare le persone fragili ancora più avanti e questo sarebbe intollerabile”.

Tra le criticità, oltre alle prenotazioni “bloccate a pochi giorni dall’avvio della campagna vaccinale”, Lupo segnala gli “anziani dirottati in strutture sanitarie distanti dal luogo di residenza e difficilmente raggiungibili. Sono il segno tangibile del caos della sanità in Sicilia per responsabilità dell’assessore, nonostante il generoso impegno del personale sanitario. Mentre non si hanno notizie dell’annunciato accordo tra l’assessorato ed i medici di medicina generale che il governo Musumeci sembra voler tenere ai margini dell’organizzazione sanitaria per la lotta al Covid. È scandaloso che a distanza di un anno dall’esplodere della pandemia il governo Musumeci non sia ancora riuscito ad organizzare una corretta campagna di vaccinazione”.

Secondo l’ultimo studio della fondazione Gimbe, in Sicilia ha ricevuto la seconda dose solo il 2,07% della popolazione, rispetto a una media nazionale del 2,18. “Le percentuali sono ancora irrilevanti anche solo per sperare di uscire dalla pandemia. E non v’è traccia delle nuove scorte”, ha segnalato il segretario della Lega, Nino Minardo. Un dato che ha fatto saltare sulla sedia anche Luca Sammartino, parlamentare regionale di Italia Viva: “Il piano per le vaccinazioni in Sicilia è carente e i dati deludenti lo dimostrano. Siamo all’undicesimo posto tra le regioni per quanto riguarda la popolazione che ha completato il ciclo delle vaccinazioni. Non funziona nulla – tuona il renziano -. E’ una vergogna. Il governo Draghi ha messo il piano di vaccinazione al primo posto della sua agenda ma il governo Musumeci deve fare molto di più triplicando gli sforzi”.

In attesa del siero Johnson&Johnson, che l’Ema dovrebbe autorizzare l’11 marzo (prevede una sola dose e si può conservare a temperature ragionevoli), la Lega è tornata a spingere per l’acquisto autonomo delle forniture del vaccino: “Da qualche giorno – argomenta Minardo – il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, sta lavorando per reperire in autonomia 27 milioni di dosi di vaccini contro il covid-19: sono fiale autorizzate dall’Ema, proposte da intermediari verificati, con prezzi in linea con quelli concordati dall’Ue con Pfizer, AstraZeneca e Moderna. Credo che sia il momento, anche in Sicilia, di verificare se esistano percorsi alternativi alla lunga attesa a cui andiamo incontro aspettando le fiale comprate a Bruxelles e distribuite da Roma. Proprio a Roma la Lega ha già detto con Matteo Salvini che il nuovo governo dovrà subito “garantire salute e vaccini” a tutti gli italiani; io a Palermo faccio un appello al governo regionale affinché verifichi ogni strada possibile e utile all’approvvigionamento e all’acquisto di vaccini per i siciliani. Finora, diciamocelo con franchezza, coi vaccini sta andando male, bisogna svoltare e bisogna farlo immediatamente”.

Ecco dove sorgeranno gli hub provinciali

Complessivamente saranno 66 i centri vaccinali coinvolti nella campagna vaccinale di massa, a cui andranno ad aggiungersi, a partire dal 1° marzo, le squadre sanitarie che effettueranno la vaccinazione a domicilio per quei cittadini impossibilitati a raggiungere autonomamente i siti dove si effettuano le inoculazioni. La stima prevista dall’assessorato regionale alla Salute è pari a circa 5.000 vaccini al giorno per la sola popolazione over 80, a cui vanno ad aggiungersi le somministrazioni sulle altre categorie che già rientrano nel piano vaccinale modulato secondo le disposizioni nazionali (forze dell’ordine, militari, personale della scuola e delle università e, a seguire, servizi di comunità ed essenziali) e i cittadini ai quali deve essere somministrata la dose di richiamo.

La campagna di vaccinazione si avvarrà anche degli hub provinciali in fase di realizzazione nelle città capoluogo. A Palermo, infatti, è conto alla rovescia per l’apertura della struttura in fase di realizzazione nel padiglione 20 della Fiera del Mediterraneo che conterà circa 120 postazioni oltre alle aree di accoglienza e assistenza post inoculazione. A Catania, il centro verrà realizzato all’interno dell’ex mercato ortofrutticolo. L’area è stata messa a disposizione dal Comune: nei giorni scorsi l’assessore alla Salute, Ruggero Razza, ha effettuato una ricognizione assieme al sindaco etneo Salvo Pogliese. A Messina, dopo varie interlocuzioni, è stato individuato uno spazio all’interno della Fiera: si tratta del padiglione 7, ritenuto idoneo dopo un sopralluogo a cui hanno preso parte anche gli esperti della Protezione civile regionale e i rappresentanti dell’Asp. A Siracusa il centro di vaccinazione verrà realizzato presso l’Urban Center di via Bixio, all’interno saranno predisposte una trentina di postazioni.

Sarà il Cefpas, invece, all’interno del proprio plesso palestre ad ospitare l’hub provinciale di Caltanissetta dove verranno approntati 24 box per le vaccinazioni. A Ragusa, dopo il sopralluogo, è stato individuato l’ex Ospedale civile in piazza Caduti di Nassiriya; ad Agrigento il centro verrà allestito nel Palacongressi, mentre l’hub vaccinale per la provincia di Trapani sarà realizzato nel Centro per l’integrazione degli immigrati, in contrada Cipponeri, e conterà circa 50 postazioni. Ad Enna, infine, si fa riferimento all’ospedale Umberto I.