Italia Viva è un partito in festa anche a Palermo. Dopo l’annuncio in grande stile del neonato gruppo parlamentare all’Assemblea Regionale – di cui faranno parte gli ex “dem” Sammartino e Cafeo, e gli ex Sicilia Futura D’Agostino e Tamajo – che attende la consacrazione ufficiale per mercoledì 13, la creatura di Renzi e Faraone si espande a macchia d’olio. Il virus ha contagiato anche Sala delle Lapidi, sede del Consiglio comunale di Palermo, dove Italia Viva diventa addirittura il primo partito.

L’annuncio arriva direttamente sui social. Le adesioni sono nel complesso otto. Ma con alcuni distinguo. Nel gruppo di “Italia Viva” entrano Francesco Bertolino, Dario Chinnici (storico collaboratore di Davide Faraone), Carlo Di Pisa e Sandro Terrani. La seconda compagine, riferita più o meno direttamente al deputato regionale Edy Tamajo, si chiama “Sicilia Futura per Italia Viva” e accoglie al proprio interno Gianluca Inzerillo, Caterina Meli, Giuseppina Russa e Ottavio Zacco. La nuova forza politica, si legge nella nota, “sosterrà con convinzione l’azione dell’amministrazione guidata dal sindaco Leoluca Orlando”. Il sindaco, al quale la tessera del Pd fu consegnata da Faraone prima delle Politiche (“Ma solo perché c’era Giambrone candidato” insinua Antonello Cracolici), non ha ancora sciolto i dubbi sul proprio futuro politico. Al momento resta un democratico, nonostante negli ultimi tempi – oltre a saltare il congresso che portò all’elezione dello stesso Faraone – è marginale rispetto alla vita del partito. La sensazione è che Orlando stia bene da “autonomo” e non voglia rinunziare a tale condizione di privilegio.

L’ampliamento di Italia Viva non si limita soltanto al Consiglio comunale. I renziani, infatti, hanno annunciato anche l’adesione del presidente della Terza Circoscrizione, Antonino Santangelo, del presidente della Quarta Circoscrizione, Silvio Moncada, e del presidente della Settima Circoscrizione, Giuseppe Fiore. Mentre nei prossimi giorni “verranno formalizzate tra i consiglieri di circoscrizione, i sindaci, gli amministratori, numerose nuove adesioni, non solo in città, ma anche nei comuni della provincia”. Cosa già avvenuta altrove: sono arrivati i sindaci di Modica, Lentini, Carlentini, Acicastello, Sant’Agata li Battiati, per citarne alcuni. E sembra sul punto di cedere anche l’ex deputato regionale Pippo Gianni, attuale sindaco di Priolo. Delle ultime ore è l’adesione di Mario Alloro, anch’egli ex onorevole all’Ars. “Italia Viva – si legge nella nota – si dimostra la vera novità del panorama politico nazionale. Un progetto innovativo e capace di attrarre donne e uomini che hanno voglia di buona politica e rifiutano le false ricette dei populisti. Sempre più amministratori locali stanno aderendo a un soggetto che riparte dai territori e dai quartieri per recuperare il contatto diretto con i cittadini e farli tornare protagonisti”.

E pensare che l’inizio non era stato affatto facile. Al termine della Leopolda, quando venne presentato il simbolo, soltanto la deputata Valeria Sudano sembrava disposta a seguire Renzi e Faraone nella nuova avventura. Ma la campagna acquisti, proceduta sotto traccia”, adesso ha dato i suoi frutti. A salutare i nuovi adepti di Italia Viva sarà lo stesso Matteo Renzi, che sabato prossimo dovrebbe partecipare a un evento, a Catania, con i nuovi deputati regionali, con il capogruppo al Senato, Davide Faraone, e coi due coordinatori nazionali Ettore Rosato e la ministra Teresa Bellanova.