Giorgia Meloni è a Kiev, un viaggio tanto cercato quanto ritenuto fondamentale per la presidente del Consiglio. Per il suo standing internazionale, per il rapporto con gli Stati Uniti, per riequilibrare lo smacco di Parigi e del non invito alla cena con il presidente ucraino, per mandare un segnale preciso agli alleati sulla linea inderogabile del governo. Eppure, come spesso gli succede, è Volodymyr Zelensky a prendersi la scena.

Se domenica scorsa, intervistato da alcuni giornali italiani, sulle parole di Silvio Berlusconi aveva quasi sorvolato limitandosi a una battuta sulla vodka, nel punto stampa congiunto ha attaccato frontalmente il leader di Forza Italia. Parole corrosive: “Credo che la casa di Berlusconi non sia mai stata bombardata dai missili, mai siano arrivati con i carri armati nel giardino di casa sua, nessuno ha ammazzato i suoi parenti, non ha mai dovuto fare la valigia alle 3 di notte per scappare o la moglie dovuto cercare da mangiare e tutto questo grazie all’amore fraterno della Russia”. Continua su Huffington Post