Chiodo scaccia chiodo. Ora che sul teatro delle nefandezze c’è solo Totò Cuffaro, sono spariti dalla scena politica gli scandali di Fratelli d’Italia e della corrente turistica del Balilla; le indecenze di Gaetano Galvagno e gli intrighi della sua portavoce, Sabrina De Capitani; gli azzardi di Elvira Amata e la beneficenza pelosa di Marcella Cannariato, meglio nota come Lady Dragotto. Non solo. Gli effetti perversi che si sono abbattuti sulla Dc, ridotta ormai a una confraternita di appestati, hanno ridato fiato a un partito, quello della Meloni, che oggi ha avuto addirittura l’orgoglio – o l’ardire, scegliete voi – di festeggiare a Palermo il terzo anniversario della vittoria del centrodestra e della contemporanea conquista di Palazzo Chigi e Palazzo d’Orleans. Tenetevi forte: al Molo Trapezoidale c’era pure Renato Schifani. In veste, è ovvio, di purificatore.