La patriota Elvira Amata, per la quale la procura ha chiesto il rinvio a giudizio per corruzione, “non sarà scaricata”. Il presidente della Regione, Renato Schifani, la manterrà con tutti gli onori al vertice dell’assessorato al Turismo. E sarà inutile chiedersi per quale ragione i due assessori cuffariani, che non hanno alcuna macchia giudiziaria, siano stati defenestrati subito e senza pietà, mentre l’esponente di Fratelli d’Italia resta inchiodata alla poltrona nonostante il pesante dossier della magistratura inquirente. La risposta di Schifani non ammette repliche: quello della Amata “è un caso diverso della Dc”. Diverso, perché? Boh. Il governatore ha detto la sua, i trombettieri si accontentano e diffondono: meglio una domanda in meno che una domanda in più. Primum sopravvivere, deinde piritolleggiare. Così va il mondo dalle parti di Palazzo d’Orleans.