Se riuscissimo a ritrovare un po’ di silenzio o ad attutire il chiasso attorno a San Pietro; se riuscissimo a pensare alla Chiesa di Cristo e non a un baraccone attrezzato per le scommesse del Totopapa; se smettessimo di attaccarci alle scemenze pescate tra gli scarti della cronaca, come certi addobbi cardinalizi capaci di inorridire Cristiano Malgioglio; se ci lasciassimo trascinare dalla carità e dalla misericordia e non dal gossip adocchiato nelle stanze vaticane, allora ci accorgeremmo che le grandi periferie nelle quali Bergoglio voleva portare il Vangelo non si trovano né in Asia né in Africa né ai confini del mondo. Ma nell’Occidente scristianizzato: con le cattedrali popolate solo dai turisti; con le parrocchie senza preghiere né Eucaristia; con i seminari senza vocazioni. Sono queste le periferie che il successore di Francesco dovrà riportare a Dio.