Tre ore di bilaterale tra Giorgia Meloni e Emmanuel Macron per siglare un disgelo segnato dalla reciproca convenienza. La nota di fine vertice segna quello che potrebbe essere un cambio di passo nei reciproci rapporti: l’Italia e la Francia si impegnano a “coordinare gli sforzi di mobilitazione e azione europea di fronte alle sfide comuni che si moltiplicano e si aggravano” e “intendono rafforzare il loro impegno comune per un’Europa più sovrana, più forte e più prospera”. Sovranismo europeo: Macron usa un lessico caro a Meloni. Entrambi promettono “di coordinare le proprie posizioni in tema di relazioni transatlantiche, nonché sulla sicurezza economica e commerciale dell’Unione Europea”. Sui rapporti con gli Usa – che si tratti della guerra russo-ucraina, o dei dazi imposti dall’America – Francia e Italia si coordineranno. È superata così la lite di Tirana, quando il presidente francese accusava la premier – esclusa dalla telefonata dei leader Ue a Donald Trump – di diffondere fake news in merito all’invio di truppe in Ucraina. I prossimi passaggi li vedranno coordinarsi: il G7 in Canada il 17 giugno, il vertice Nato all’Aja il 24 e 26 giugno, e subito dopo il Consiglio europeo. Continua su Huffington Post