«Siamo qui per lanciare un messaggio chiaro: i cittadini sono stufi di aspettare anche otto mesi per un referto istologico e scoprire poi che il tumore ha già dato metastasi. Intanto, in Sicilia, ci sono 130 milioni in appalti e i comitati d’affari continuano a spolpare la sanità pubblica». È durissimo l’attacco di Giuseppe Conte, intervenuto alla manifestazione organizzata dal Movimento 5 Stelle a Palermo per denunciare il tracollo della sanità regionale e i tagli al comparto operati dal governo nazionale.

Alla protesta, oltre a Conte, erano presenti parlamentari nazionali e regionali del M5S, il segretario del Pd Sicilia Anthony Barbagallo, l’eurodeputato di Avs Leoluca Orlando, il deputato all’Ars Ismaele La Vardera (Controcorrente), esponenti di Cgil e di numerosi gruppi civici. Un fronte largo del centrosinistra che prova a rilanciare l’allarme sulla tenuta del sistema sanitario siciliano, stretto tra inefficienze, fondi non spesi e presunti interessi opachi.

«Dobbiamo dire basta – ha proseguito Conte – ai definanziamenti e ai tagli del governo Meloni, che ha sottratto alla Sicilia 140 milioni di euro del Pnrr destinati alla sanità. Basta sprechi, basta malaffare. Bisogna mandare a casa questa classe politica inefficiente, abile solo nel costruire sistemi clientelari».

L’ex premier ha poi concluso con un appello: «La sanità pubblica è diventata una mucca da mungere per il clientelismo politico più becero. Noi non faremo mai patti con i comitati d’affari: vogliamo un patto con i cittadini. I soldi ci sono e dimostreremo che possono essere usati per migliorare davvero il sistema sanitario».