Nel gennaio scorso, durante una perquisizione nell’abitazione palermitana di Sabrina De Capitani, portavoce del presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, la Guardia di Finanza ha trovato una modica quantità di hashish in un trolley della donna. La sostanza è stata sequestrata e De Capitani è stata segnalata alla prefettura come assuntrice, secondo la prassi amministrativa. La vicenda, pur non avendo rilievo penale, imbarazza Fratelli d’Italia e lo stesso Galvagno. Due anni prima, infatti, i finanzieri avevano già segnalato che Davide Sottile, organizzatore di eventi e amico di Galvagno, riforniva presumibilmente hashish a De Capitani e all’artista Omar Hassan, spesso consegnandolo direttamente nell’abitazione condivisa con il presidente dell’Ars. Le intercettazioni rivelano che la portavoce faceva uso abituale di spinelli e si riforniva tramite Sottile, il quale si appoggiava a un “barman” di nome Angelo, collegato a una rete più ampia. Sottile sarebbe stato anche coinvolto, su indicazione di Galvagno, in incarichi per hostess e catering. L’episodio contrasta con l’immagine pubblica del presidente, che nel 2023 si era sottoposto al test antidroga per dare il buon esempio. Intanto Pd e M5S hanno indetto per domani un sit-in davanti a Palazzo d’Orléans, chiedendo discontinuità nella gestione della cosa pubblica.