Il bullo, al quale Musumeci ha consegnato l’amministrazione dei conti pubblici, ha balbettato l’altro ieri, davanti all’Assemblea regionale, alcune giustificazioni nel tentativo di scaricare su altri colpe che sono esclusivamente sue. Il dato incontestabile è che dalla fine di aprile, giorno in cui è stata approvata la Finanziaria di cartone, la Regione non riesce a spendere un solo euro. La crisi diventa sempre più acuta ma il governo di Palazzo d’Orleans non riesce ad aiutare nessuno. Per coprire gli assegni a vuoto con i quali il bullo ha imbottito la Finanziaria, è necessario sbloccare i fondi che l’Europa aveva programmato per altri interventi. Occorre una trattativa. Ma dopo cento giorni Bruxelles contesta grossolani errori di metodo e di merito. Gli asinelli della Regione confondono i POC con i FESR e sbagliano pure le cifre. Ma nessuno li mette dietro la lavagna.