La Rappresentante di Lista o semplicemente LRDL è un gruppo musicale italiano creato nel 2011 dal palermitano Dario Mangiaracina e da Veronica Lucchesi, che cresciuta a Viareggio, si trasferisce a Palermo per frequentare un corso di teatro di Emma Dante. L’incontro fra i due artisti avviene a Valledolmo durante le prove dello spettacolo teatrale “Educazione Fisica”, diretto da Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco. Il teatro ha dunque un ruolo centrale nella loro formazione, come notiamo dalla spettacolarità delle loro performance: è la musica stessa a farsi scenografia teatrale, allestendo uno spettacolo che arricchendosi di “trame” e “sottotesti” regala agli spettatori un puzzle di significati da comporre.

Il nome del gruppo ha una storia particolare: nasce quando la Lucchesi, per poter votare fuori sede al referendum abrogativo (2011) in materia di energia nucleare, fa la rappresentante di lista al seggio.

Dopo il primo album “(Per la) via di casa”, uscito nel 2014, il loro percorso musicale non si è mai arrestato, collezionando un successo dopo l’altro. Nel 2021 calcano il palco dell’Ariston con la canzone “Amare”, subito apprezzata dalla critica, che ha permesso al gruppo di farsi conoscere da un pubblico più vasto. Nonostante il debutto nel panorama mainstream, Mangiaracina tiene a sottolineare il forte carattere indipendente della band, che non ha mai cambiato pelle, ma al contrario non ha fatto che affermare con maggiore energia la sua unicità nel contesto musicale contemporaneo. Non stupisce che lo scorso anno il gruppo abbia vinto il Premio MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti) come Miglior Artista Indipendente di Sanremo 2021.

La Rappresentante di Lista definisce la sua musica “Queer pop”, un sound del tutto innovativo che porta sempre con sé un messaggio importante per il sociale, come l’invito a combattere gli stereotipi, i pregiudizi e gli assunti del nostro tempo. I loro testi sono un inno alla libertà, alla gioia, all’amore per le persone e per la vita. Si denota soprattutto una volontà di abbattimento dei confini di genere e una voglia di trasformazione continua seppur senza conformarsi a etichette prefissate.

Tornano al 72 ° Festival di Sanremo con “Ciao ciao”, una canzone trascinante e ballabile, che se al primo ascolto potrebbe passare per un semplice tormentone estivo, è invece un brano “apocalittico” che sembra quasi rievocare la crisi climatica, ambientale e sociale che stiamo vivendo.

“Mentre mangio cioccolata in un locale,
Mi travolge una vertigine sociale.
Mentre leggo uno stupido giornale,
In città è scoppiata la guerra mondiale”

“Ciao ciao” parla di disperazione e di speranza, parla di noi, di un’apocalisse non più lontana – come quella che eravamo abituati a vedere nei film di fantascienza –   ma che stiamo attraversando oggi. Il brano descrive un’umanità che, a un passo dalla fine, non può smettere di continuare ad amare la vita, a rincorrerla, a ballare con le braccia in alto, a far festa dimenandosi sulla pista con gli occhi chiusi, aspettando un futuro libero, migliore. Un futuro migliore è ancora possibile – sembra auspicare la band – mettendo in luce la grande responsabilità delle nostre generazioni nei confronti di quelle future:

“Questa è l’ora della fine,
Romperemo tutte le vetrine.
Tocca a noi, non lo senti, come un’onda arriverà.”

Ancora una volta il corpo, sempre presente nella loro produzione musicale, funge da protagonista. In particolare, nel testo di “Ciao, ciao” diventa il mezzo attraverso cui l’uomo sente su stesso la fine del mondo e al contempo può reagirvi.

“E con la testa, con il petto, con il cuore
Ciao ciao
E con le gambe, con il culo, coi miei occhi
Ciao!”

Stimato dalla critica come uno dei più interessanti pezzi in gara, “Ciao ciao” è la conclusione di un percorso iniziato un anno fa con “Amare” e poi concretizzato nell’album “My Mamma”, nel tour e nel romanzo “Maimamma”, edito da Il Saggiatore, la cui protagonista è Lavinia, una ragazza di trent’anni che vede la vita fuggire davanti a sé, come se non riuscisse a trattenerla, perché ogni cosa va via, niente resta, tutto scompare. La crisi personale della protagonista si mischia a quella del mondo in cui vive che sta per finire: è cominciato il countdown, fra un anno il pianeta sarà deserto. Ma è proprio alla fine del mondo che nasce una nuova speranza, una nuova vita: Lavinia rimane incinta. È ancora la fine del mondo?

La Rappresentante di Lista

Ciao ciao

di V. Lucchesi – D. F. Mangiaracina – V. Lucchesi – D. F. Mangiaracina – R. Calabrese – R. Cammarata – C. Drago – S. Privitera.

Come stai bambina?
Dove vai stasera?
Che paura intorno…
È la fine del mondo.
Sopra la rovina sono una regina,
Mammamma…
Ma non so cosa salvare.
Sono a pezzi, già mi manchi
Occhi dolci, cuori infranti.
Che spavento,
Come il vento,
Questa terra sparirà.
Nel silenzio della crisi generale
Ti saluto con amore
Con le mani, con le mani, con le mani
Ciao ciao
Con i piedi, con i piedi, con i piedi
Ciao ciao
E con la testa, con il petto, con il cuore
Ciao ciao
E con le gambe, con il culo, coi miei occhi
Ciao!
Questa è l’ora della fine,
Romperemo tutte le vetrine.
Tocca a noi, non lo senti, come un’onda arriverà.
Me lo sento esploderà, esploderà!
La fine del mondo è una giostra perfetta.
Mi scoppia nel cuore la voglia di festa.
La fine del mondo, che dolce disdetta.
Mi vien da star male, mi scoppia la testa!
Con le mani, con le mani, con le mani
Ciao ciao
E con i piedi, con i piedi, con i piedi
Ciao ciao
E con le gambe, con il culo, coi miei occhi
Ciao ciao
E con la testa, con il petto, con il cuore
Buonanotte, bonne nuit
E bonne nuit e ciao ciao.
Buonanotte, è la fine, ti saluto,
Ciao ciao
Buonanotte, bonne nuit
E bonne nuit e ciao ciao
Ciao ciao
Ciao ciao
Mentre mangio cioccolata in un locale,
Mi travolge una vertigine sociale.
Mentre leggo uno stupido giornale,
In città è scoppiata la guerra mondiale.
E con le mani, con le mani, con le mani
Ciao ciao
E con i piedi, con i piedi, con i piedi
Ciao ciao
Con le mani, con le mani, con le mani
Ciao ciao
Con i piedi, con i piedi, con i piedi
Ciao ciao
E con la testa, con il petto, con il cuore
Ciao ciao
E con le gambe, con il culo, coi miei occhi
Ciao