Sono stati rintracciati quasi tutti i migranti fuggiti ieri dopo l’incendio nell’hotspot di Pozzallo, dove alcuni ospiti – in segno di protesta – hanno dato fuoco ai materassi, distruggendo per intero il padiglione centrale della struttura. Durante i momenti più concitati 35 ospiti erano riusciti ad allontanarsi ma in queste ore sono stati quasi tutti rintracciati. “L’ennesimo caso – dice Valter Mazzetti, Segretario generale Fsp Polizia – che testimonia il gravissimo pericolo rappresentato da una situazione esplosiva, come è la gestione dei migranti specialmente in questo periodo dell’anno, e più che mai con l’emergenza sanitaria in corso”.

“È veramente un miracolo che nessuno sia rimasto ferito – aggiunge Mazzetti -, ma non possiamo continuare ad affidarci alla buona sorte. Ripetiamo da sempre che il governo può adottare in tema di immigrazione la politica che ritiene migliore, ma poi deve essere in grado di reggerla e di darle seguito, senza che ciò significhi mettere in discussione la sicurezza di tutti. E’ ora di trovare altre risposte, perché i colleghi impegnati su questi fronti sono ormai stremati da turni massacranti, condizioni di lavoro proibitive, rischi davvero troppo elevati”.

“Ci vuole più attenzione verso una particolare categoria di immigrati, quelli tunisini, che scappano dai propri paesi non per fame ma per mettere in atto attività a delinquere”, dice il sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna, che rivolge un accorato appello alle istituzioni di polizia. “L’attività di quarantena per contatti con positivi li costringe a stare troppo a lungo in isolamento. E’ chiaro che i disordini si creano solo quando in struttura arrivano ceppi di migranti di nazionalità tunisina. Si dovrà studiare al più presto una soluzione”.

Tra i più critici il segretario regionale della Lega, Nino Minardo, che ha sferrato l’attacco sui social: “Rivolta degli immigrati all’hotspot di Pozzallo, gli “ospiti” hanno incendiato tutto per tentare la fuga. Assurdo, situazioni del genere sono indegne di un Paese civile. Già stamattina – ha detto Minardo – ho predisposto un’interrogazione urgente al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese affinché l’episodio inqualificabile e criminale di ieri sera sia l’ultimo. Servono più uomini e mezzi alle forze dell’ordine per controllare meglio le strutture, serve il rimpatrio immediato per chi delinque, servono ulteriori interventi diplomatici e di politica estera con i Paesi di provenienza dei migranti ed è indispensabile una maggiore consapevolezza di tutti di come la situazione sia esplosiva. Condivido in pieno la preoccupazione dei sindacati di Polizia sul fatto che uomini e donne in divisa siano “stremati da turni massacranti e rischi troppo elevati” e mi aspetto una risposta rapida ed esaustiva alla mia interrogazione”.