Il meraviglioso mondo di Renato Schifani comincia a scomporsi, se non proprio a sgretolarsi. Luca Sammartino, che sembrava l’uomo forte della giunta, è precipitato in un gorgo giudiziario dal quale si tirerà fuori sì e no tra un anno. Vacillano pure altri pilastri del centrodestra. Gli assessori Marco Falcone ed Edy Tamajo – due campioni del consenso dentro Forza Italia – hanno deciso di misurare i propri voti alle europee di giugno e il risultato della sfida non potrà che avere un peso nei futuri equilibri del potere regionale. Come se non bastasse, nell’appannarsi del quadro politico, contano anche i malumori di Totò Cuffaro, il leader della Dc che il governatore ha prima abbracciato come fraternissimo amico e poi buttato nel cestino della ragion di stato. Palazzo d’Orleans, che Schifani voleva trasformare in un luogo delle feste, vive ormai di tribolazioni.