Il governo Conte non trova un euro per il Ponte sullo Stretto. La grande opera, che il presidente del Consiglio e il viceministro Cancelleri vorrebbero riconvertire in tunnel, è rimasta fuori dai progetti da finanziare coi 209 miliardi del Recovery Fund. L’elenco pubblicato ieri dal Corriere delle Sera vale circa 700 miliardi (bisognerà, pertanto, procedere coi “tagli”), ma non include l’infrastruttura di cui si parla da quarant’anni. C’è spazio, invece, per il raddoppio della rete ferroviaria Palermo-Messina-Catania (4,5 miliardi).

Vincenzo Amendola, Ministro per le Politiche europee e coordinatore del Comitato interministeriale Affari europei, ha stoppato tutto: “Sono stati pubblicati elenchi di progetti per la definizione del Recovery plan italiano. Si tratta di schede ricevute da fonte anonima con l’unico intento di creare confusione e disinformazione” ha detto. “Per quanto concerne i file pubblicati preme precisare che sono risalenti a uno stadio iniziale dei lavori con ipotesi e proposte già ampiamente superate. La presentazione ufficiale del progetto avverrà a gennaio 2021 e sarà a cura della Presidenza del Consiglio dei ministri”. Entro metà ottobre, comunque, dovrebbe essere già definito.

Sembra remota, tuttavia, l’ipotesi di inserire il collegamento fra la Sicilia e la Calabria fra le priorità. Entro un paio di mesi la commissione di saggi nominata dal Ministro dell’Infrastrutture, Paola De Micheli, dovrà consegnare una proposta progettuale al governo. Che poi deciderà se fare un ponte, oppure un tunnel. Pure la Lega, adesso, spinge: “Il governo dimentica il Sud, nonostante abbia un fior fior di ministri che lo dovrebbero rappresentare: l’esclusione del Ponte sullo Stretto dall’elenco delle opere finanziabili con il Recovery fund è un fatto grave, che dimostra la volontà di non usare le risorse per opere infrastrutturali attese da decenni. Il progetto del Ponte sullo Stretto è pronto al ministero dei Trasporti: sarebbe bastato inserirlo tra le opere finanziabili e i lavori sarebbero potuti partire. Invece, dopo le promesse agostane del ministro De Micheli, che disquisiva anche della possibilità di un tunnel sottomarino, alla resa dei conti il collegamento Messina-Reggio Calabria è sparito, precludendo di fatto il collegamento della Sicilia all’Alta Velocità. In queste ore i nostri rappresentanti a Bruxelles stanno lavorando per reinserire, dopo lo stralcio avvenuto durante il governo Monti, il Ponte sullo Stretto tra i corridoi di rilevanza europea Ten-T, per dare un’adeguata strategicità all’opera nei collegamenti tra Nord e Sud Europa e tenere aperta la porta a futuri finanziamenti europei” ha accusato il deputato e responsabile nazionale dipartimento infrastrutture della Lega Edoardo Rixi.