A partire dalle 15 di questo pomeriggio, il tratto d’autostrada A19 tra Palermo e Altavilla Milicia rischia di trasformarsi in un vero e proprio incubo per gli automobilisti. Dopo i disagi già registrati ieri, con un chilometro di coda segnalato alle 11 tra Bagheria e Casteldaccia, il “D-Day” del traffico scatterà dalle ore 15 in poi, quando si prevede un afflusso massiccio di veicoli in rientro dalle località balneari.

Il piano d’emergenza predisposto da Anas e Prefettura prevede presidi della Polizia stradale e personale Anas nei pressi dei cantieri, controlli aerei con l’elicottero della Polizia, e la piena attivazione della viabilità alternativa sulla statale 113. I sindaci dei Comuni attraversati saranno coinvolti per tenere libera la viabilità urbana, considerata via di fuga. Le conseguenze sono già pesanti per le società di trasporto: ritardi tra i 40 e i 60 minuti per tutte le tratte da Palermo verso l’interno e l’Est della Sicilia. Si stimano anche 6 ore per un Palermo–Ragusa. Intanto, sulla dorsale tirrenica cresce il numero di passeggeri che sceglie il treno grazie al potenziamento del “Cefalù Line”. Ma per chi viaggia verso Catania o l’entroterra, i problemi si sommano ai ritardi nei lavori ferroviari.

La situazione non migliorerà a breve: il cantiere sul viadotto Perriera sarà completato solo il 20 giugno in direzione Palermo, mentre quello di Bagheria proseguirà fino al 28 luglio. In direzione Catania, si dovrà attendere l’11 luglio per una parziale normalizzazione. L’Anas, nel frattempo, ha consigliato agli automobilisti in transito di armarsi di pazienza e scorte d’acqua.

Non sarà un’estate facile per chi percorre la A19 tra Palermo e Catania. Il presidente Schifani, commissario per il piano di riqualificazione dell’autostrada (che ha indotto alle dimissioni i due sub-commissari dopo il caos del 2 giugno), giovedì ha incontrato l’ad di Anas Gemme per annunciare misure più rassicuranti che risolutive. La fine dei lavori è prevista a dicembre.

Anas ricorda che su 64 interventi previsti lungo l’asse autostradale, 20 sono conclusi e 22 in corso. Valore totale del piano: 913 milioni di euro. Ma per gli automobilisti lo scenario resta quello di una viabilità a ostacoli, tra restringimenti, deviazioni e una comunicazione finora inefficace. Schifani promette più coordinamento e l’attivazione di presìdi della polizia stradale. Ma l’impressione è che si corra ai ripari, come sempre, dopo l’emergenza. E se è vero che i lavori vanno fatti, è altrettanto vero che a pagare – ancora una volta – sarà chi guida.