Quasi nessuno dice che il nuovo governatore dell’Abruzzo, Marco Marsilio, sia un uomo della Meloni, di Fratelli d’Italia. Per tutti ha rivinto, e dominato, Matteo Salvini. Alle Regionali abruzzesi la Lega cinque anni fa non si era nemmeno presentata. Adesso è risultato il primo partito con poco meno del 28%. Un en plein. La coalizione di centrodestra, tornata prepotentemente in auge (con Forza Italia al 9,3% e Fratelli d’Italia al 6,6%) strappa la Regione al centrosinistra, buon secondo. E conferma di essere, al momento, l’unica coalizione in grado di dar forma a un programma convincente (e condiviso). Al netto di quanto accade a Roma. Salvini, che alla vigilia ha giurato fedeltà al Movimento 5 Stelle per il governo del Paese, continua ad assumere peso. E potrà esercitarlo in qualsiasi ambito egli desideri. Le prossime elezioni Europee, in tal senso, rischiano di essere davvero il primo punto di rottura.