Il Palermo, complici le assenze, non ha ancora risolto i problemi difensivi. Col Messina, nel derby della seconda giornata di Serie C, si vedono tutti. Le due squadre, impegnate sul neutro di Vibo Valentia (per l’inagibilità del ‘Franco Scoglio), si spartiscono il bottino: finisce 1-1. Peloritani meglio del primo tempo. La retroguardia rosanero arranca e una clamorosa disattenzione a metà fra Marconi e Pelagotti spalanca a Balde la possibilità del vantaggio, che arriva al 2′ di recupero. La squadra di Filippi resetta tutto nell’intervallo e parte meglio nella ripresa. Dopo 3’, però, Floriano sbaglia il calcio di rigore procurato da Luperini. Si resta sull’1-0. Il Palermo preme sull’acceleratore e gioca stabilmente nella metà campo avversaria. Al 20’ arriva il pareggio di Soleri, neo arrivato, che raccoglie da due passi il tap-in (respinta del portiere sull’inserimento di Luperini). Nel finale, però, è ancora il Messina a creare un paio di opportunità per vincere la partita: vengono sventate da un ottimo intervento difensivo di Perrotta e dalla doppia parata di Pelagotti, che riscatta in parte il pessimo primo tempo.

“Era la partita che ci aspettavamo, l’approccio non mi è andato giù – è il commento di Giacomo Filippi dopo il fischio finale -. Il campo era lo stesso per noi e per loro, abbiamo iniziato male, poi nel secondo tempo le cose sono cambiate. Non possiamo regalare niente a nessuno, mi è piaciuta la voglia di poterla vincere anche col rischio di perderla”. “Il nostro pressing è stato sbagliato – ha proseguito il tecnico -. Il Messina ne ha approfittato e ha riempito gli spazi che abbiamo lasciato. Nel secondo tempo abbiamo alzato i ritmi, ma non potevamo giocare palla a terra per le condizioni del campo. Abbiamo optato per i lanci lunghi per sfruttare le debolezze della loro difesa”.