Il sindaco Orlando mantiene la promessa: e Alberto di Monaco, a poco meno di un anno dall’ultima visita, è diventato cittadino onorario di Palermo. Il prestigioso riconoscimento è stato conferito martedì pomeriggio a Villa Niscemi, sede di rappresentanza del Comune, in occasione della quattordicesima edizione della regata Palermo-Montecarlo, l’evento velistico che parte dal Golfo di Mondello e approda nel Principato al termine di cinque giorni di gara. Un ponte fra le due realtà che la presenza di Alberto in Sicilia rende incredibilmente forte.

L’ultima visita palermitana di Alberto, un “giovanissimo” sessantenne, risale allo scorso ottobre, quando il principe Grimaldi venne accolto nell’aula magna della scuola politecnica dell’Università di Palermo per la consegna di una laurea magistrale honoris causa in “Ecologia Marina” (nel 2014 Genova lo aveva omaggiato con un’altra in “Scienze del Mare”). Un premio all’impegno della sua fondazione, che dimostra grande sensibilità verso le tematiche ambientali, in modo particolare quelle che riguardano la difesa della biodiversità del Mar Mediterraneo e delle regioni polari.

In quel caso, oltre a “toccare” Palermo, per Alberto di Monaco si presentò un’occasione più unica che rara: andare alla ricerca delle proprie radici. Ecco spiegata la vista al Comune di Mazzarino, che gli consegno la cittadinanza onoraria (c’è un antico legame con il piccolo comune nisseno, di cui Alberto è Duca), e a Modica, dove lui stesso tenne una lectio magistralis per riscoprire il legame fra i Grimaldi monegaschi e quelli della città della Contea. Il soggiorno patinato con la sua Charlene convinse i sindaci a sospendere le lezioni per un giorno. E Alberto ebbe modo di compiere un autentico percorso del gusto, alla scoperta di una leccornia tutta modicana: la cioccolata.

Figlio di Ranieri III e Grace Kelly, per Alberto le porte del Principato si spalancarono nel 2005, dopo la morte del padre. Il suo impegno si è sempre proiettato fuori dalle frontiere monegasche, con una serie di iniziative di stampo culturale, ma anche di salvaguardia della fauna terrestre. A renderlo davvero principesco, però, è l’assistenza nei confronti dei poveri e dei bambini di tutto il mondo: nel tempo è diventato uno dei principali finanziatori dell’Unicef. Oltre ai titoli accademici, Alberto nel proprio curriculum vanta una serie mostruosa di onorificenze, soprattutto straniere: dalla Bulgaria al Burkina Faso, tutti hanno individuato qualcosa di speciale nella figura di un principe “umano”. Le sue partitelle a calcio con la Nazionale piloti, ogni volta che il Circus della Formula 1 approda a Montecarlo, lo hanno reso “normale” più del resto. Alla gente piace così.