Ha lavorato nella Polizia di Stato, come cameriere, pizzaiolo, baby sitter, animatore. È allo spettacolo, al teatro, che Alessio Boni però strizza l’occhio. Nato all’ombra del lago di Iseo, viene premiato in Sicilia, al Teatro Antico di Taormina, con il Tao Awards 2018 per la tv. Un ritorno sull’isola che lo ospitò quando prestò il servizio militare, a Messina. Fu infatti un uomo di stato dell’aula bunker quando aveva appena 19 anni. “Un’esperienza abbastanza forte che non dimenticherò – racconta Boni -. Durante quella permanenza incontrai Pippo Baudo all’interno di quel teatro che fu greco e che oggi mi premia. Esaltante a tratti, mi emozionò. Fu quella la prima breccia”.

Alessio Boni durante la premiazione

Un filo che non si è mai chiuso quello con l’Isola, che lo ospita ancora una volta in occasione di un premio che assegna medaglie anche Ferruccio Laviani direttore creativo di Kartell, Patrizia Vacalebri dell’Ansa, per la cultura della moda e dello spettacolo Fabiana Giacomotti, per la medicina il professor Riccardo Masetti, per la fotografia e il sociale, Stefano Guindani, per la musica il cantautore Giovanni Caccamo e tanti altri. “L’emozione che provoca entrare in questo anfiteatro è enorme – racconta l’attore -. Lì dentro senti il termometro del popolo, lo senti addosso, senti l’enormità di quello che è stato e che ancora è”.

Ecco perché, dopo il premio, si è concesso qualche altro giorno in Sicilia prima di tornare ai ritmi serrati di sempre. “L’accoglienza è una delle cose che mi colpisce sempre dei siciliani, la gente c’ha la vita nel sangue. E poi c’è questa potenza di emozione continua – spiega ancora -. Vai sull’Etna, senti il vulcano, le temperature sono basse, tieni addosso un maglioncino. Poi guardi sotto e vedi il mare che hai lasciato, vedi l’amico che un attimo prima era in costume come te. Di quest’isola amo la totale dicotomia, una dicotomia meravigliosa che è anche metafora di quello che vive l’isola intera, tra freddi e caldi”.

In canna c’è la serie tv “La compagnia del cigno”, la serie tv di Ivan Cotroneo che lo vede nei panni di un direttore d’orchestra al conservatorio di Milano che andrà in scena su Rai 1 il prossimo anno in sei puntate. “Vicissitudini, amori, delusioni, persecuzioni e anche una nuova misura. Perché essere il professore che interpreto non è stato semplice”. Da agosto a settembre tornerà ad essere un imprenditore agricolo torinese per il sequel de “La strada di casa” di Riccardo Donna che andrà in onda su Rai 1 il prossimo inverno. Debutto con il suo Don Chisciotte infine il 21 gennaio del nuovo anno. Lì, sul palco di Tortona, sarà non solo attore ma anche regista insieme alla sua compagnia.