Alla fine l’ha fatto. Vladimir Putin ha chiuso il Nord Stream fino a data da destinarsi e per l’Unione Europea ora gira male. Il gasdotto da 167 milioni di metri cubi al giorno che collega la Russia alla Germania passando dal mar Baltico non riaprirà sabato, come previsto, dopo i tre giorni di manutenzione programmata a causa di un nuovo, presunto, guasto. Gazprom ha usato quasi una premura nel comunicarlo via telegram a mercati chiusi, in una giornata tutto sommato positiva sia per le principali piazze del vecchio continente, sia per la borsa del Ttf, con il prezzo del metano in vistoso calo, poco sopra i 210 euro per megawattora (ancora alto ma lontano dai 339 euro della scorsa settimana). Ma l’euro è subito tornato sotto la parità col dollaro. Continua sull’Huffington Post