L’avventura del Palermo calcio riparte con una polemica. Quella legata all’invito di Fabrizio Miccoli per la partita delle stelle in programma questa sera allo stadio “Barbera”. Tra i numerosi ex chiamati all’appello da Dario Mirri c’è anche il Romario del Salento, che non si lasciò benissimo con i tifosi rosanero a seguito di una intercettazione: “Vediamoci sotto l’albero di quel fango di Falcone” disse il calciatore durante la telefonata con un amico. Poi chiese scusa, ma non bastò a ripulire un’immagine segnata per sempre. Le frequentazioni poco raccomandabili di Fabrizio Miccoli durante la sua permanenza a Palermo sono ormai storia nota. L’attaccante di Lecce era legato a Mario Lauricella, il figlio del boss della Kalsa al quale aveva chiesto 20mila euro per un amico. Miccoli, coinvolto in alcune vicende processuali, è anche stato condannato in primo grado a 3 anni e 6 mesi per estorsione. A chi ha fatto notare a Mirri l’inadeguatezza dell’invito, il nuovo proprietario del Palermo ha risposto: “Io l’ho invitato solo per una partita di calcio e parlo di pallone. Gli altri giudizi spettano ai magistrati”.