Ottantuno comuni in condizione di dissesto, o pre-dissesto, su un totale di 390. Altri 83 in condizioni di riequilibrio. Gli enti locali guardano con preoccupazione al prossimo step: la bancarotta. Per evitarla, è stata approvata una mozione (primo firmatario il deputato del Pd, Antonello Craciolici) all’Assemblea regionale siciliana. Non basterà. Serve un impegno concreto del governo della Regione per accelerare su tre direttrici: i fondi per gli investimenti relativi alla Finanziaria 2020 e 2021 (per 230 milioni complessivi) e il fondo perequativo previsto dalla Legge di Stabilità dello scorso anno, per altri 263 milioni. C’è quasi mezzo miliardo ‘congelato’ a causa di procedure burocratiche che suonano come una beffa, l’ennesima, nei confronti dei sindaci: “E’ un mestiere che non farei mai”, ha annunciato in aula il deputato di Attiva Sicilia, Sergio Tancredi.

Dall’Anci, nei giorni scorsi, è partita una protesta silenziosa per non approvare i bilanci di previsione. Cracolici, dopo aver sottolineato che dal 2001 i trasferimenti regionali sono passati da un miliardo a 330 milioni l’anno, ha invitato il governo a valutare la possibilità di inserire i tributi locali nelle bollette, come vorrebbe fare Orlando a Palermo per la Tari. L’obiettivo è ridurre l’evasione fiscale, contribuendo a far pagare chi non paga: “E’ anche una questione di equità. I cittadini modello, inoltre, potranno dilazionare più agevolmente le tariffe”. Cracolici, con la sponda di Armao, ha contestato il criterio di accantonamento per i crediti di dubbia esigibilità. Mentre da Laccoto, sindaco di Brolo e deputato di Italia Viva, emerge una realtà disarmante: “In attesa dei fondi per i precari, tutti i Comuni provvedono ad anticipazioni di cassa: ma al primo stipendio saltato la Regione invia un’ispezione. Se non è una beffa questa…”. Sul computo complessivo pesa anche la partita dei rifiuti, che oggi grava pesantemente sulle casse degli enti locali. Giusy Savarino (Diventerà Bellissima) ha chiesto agli assessori Zambuto (Funzione pubblica) e Baglieri (Energia) un’operazione trasparenza rispetto ai bilanci delle società consortili che si occupano di raccolta e smaltimento (le SRR).

Per il governo ha preso la parola l’assessore agli Enti locali, Marco Zambuto, che ha detto di condividere i temi della mozione. E spiegato che l’unica possibilità per ridare fiato ai Comuni è “una modifica ai principi di contabilità finanziaria, che hanno comportato tanti vincoli e tanti freni. E’ evidente, allo stesso tempo, il contributo che i Comuni danno al risanamento finanziario dello Stato. Serve una battaglia a livello nazionale”. Riguardo agli interventi previsti dalle ultime due leggi Finanziarie, e ancora inattuati, Zambuto ha garantito che entro la fine del mese sia i fondi per gli investimenti che il fondo perequativo relativi al 2020 dovrebbero essere trasferiti per decreto ai 390 comuni siciliani. Quest’ultimo “sulla base delle minori entrate dichiarate dai Comuni in funzione degli sgravi applicati ai cittadini danneggiati dal Covid”.

Lunedì, intanto, si svolgerà nei giardini reali di palazzo dei Normanni, l’incontro promosso dal Pd con l’ex viceministro all’Economia, Antonio Misiani, su “Lo stato finanziario dei Comuni”. Al confronto – promosso da Cracolici e moderato dalla sindaca di Sciacca, Francesca Valenti – parteciperanno anche il capogruppo del PD all’Ars, Giuseppe Lupo, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando e il professore universitario Antonio Ilacqua.