Se il Castello a Mare di Palermo è diventata una meta di culto per gli amanti di spettacoli e concerti, buona parte del merito va ascritta ad Andrea Peria, impresario e operatore culturale a 360°, che ne consolidò il profilo qualche anno fa – parliamo del 2011 – quando fece arrivare Sting in Sicilia. E’ quello il ricordo più vivido della carriera professionale di Peria, che dopo aver completato gli studi in Giurisprudenza e avviato le pratiche di avvocato nello studio di famiglia, organizzò il suo primo lavoro nel mondo dello spettacolo grazie a Francesco Giambrone, attuale soprintendente di Palermo.

Ne è passata di acqua sotto i ponti. Peria, da vent’anni, importa nel comune capoluogo una marea fra artisti ed eventi, andando incontro alle esigenze più disparate dei palermitani. Dalle sue “mani” sono passati sette festini di Santa Rosalia, dieci edizioni del Festival Porto d’Arte, Kals’Art, lo spettacolo nei teatri di Giancarlo Giannini. Ma anche concerti d’autore: Sting, Battiato, Mannoia, Fossati, Cocciante. E produzioni artistiche d’eccezione, fra cui Proietti e Brignano. Se vedete un grande nome in città, alle spalle (spesso e volentieri) c’è Peria.

Questo “promesso” avvocato con la passione dello show business, assieme alla sua impresa Terzo Millennio, fattura fino a 2 milioni di euro l’anno. La sua attività non è soltanto selezionare gli artisti, ma oliare la macchina e renderla perfetta: “Ho una certa solidità finanziaria e volumi d’affari importanti. Il mio profilo giuridico e amministrativo mi accompagna ogni giorno. Sono un manager: devo saper scegliere gli spettacoli, ma anche fare quadrare i conti. Gestire un bilancio di uno-due milioni è come avere una grande azienda. E non posso permettermi di sbagliare”.

Peria non è solo grandi eventi, ma soprattutto cinema. Gestisce infatti Arlecchino Ariston, che vanta tre sale nel comune di Palermo. In passato ha gestito il Golden e il Jolly. Nel primo, durante la stagione invernale, organizzava anche concerti al chiuso: “La mia fortuna è stato diversificare – spiega Andrea, dall’alto della sua esperienza consolidata – Lavoro con tutti, ma ho un’autonomia finanziaria e questo mi rende un uomo libero”. Sting, nel 2011, è stato un colpaccio vero: “Aver portato al Castello a mare oltre cinquemila persone che arrivavano da Roma in giù è stato gratificante dal punto di vista personale, ma anche un momento di impatto per il territorio. Creammo un vero indotto economico. L’anno successivo ero a un passo dal fare George Michael, ma poi non ci accordammo e rimarrà un rimpianto che mi porterò dentro a vita. Per la prossima estate voglio organizzare un concerto di grande richiamo internazionale”.

A 48 anni Peria ha realizzato fra 400 e 500 spettacoli. Non solo a Palermo. Il suo feudo è la Sicilia tutta. Organizza concerti nel Catanese, spettacoli nei teatri di Messina – di recente ha portato Rocco Papaleo, Sergio Rubino e Giancarlo Giannini – e in passato gestiva persino il Festival di Ortigia. La sua esperienza si evolve ogni giorno, si arricchisce di contatti, proposte e soddisfazioni. Manager della cultura e di se stesso. Uno che lavora sodo per far divertire gli altri.