Da queste parti nessuno crede che i deputati grillini siano una masseria di asini sparsi tra le stanze dorate del Palazzo, o dei bambolotti che i volponi della vecchia politica azzannano e divorano con estrema facilità. Tutt’altro. Detto questo, però, c’è da chiedersi come mai i ragazzi di Giancarlo Cancelleri siano stati colti all’improvviso da una inerzia a dir poco inusuale. L’aula ha partorito una legge in sette mesi, il governo arranca tra sbadigli e impotenze, e su Palazzo d’Orleans si stende imbarazzante l’ombra di un assessore in pieno conflitto di interesse. Di fronte a tutto ciò i grillini tacciono. In altri tempi si sarebbero incatenati sui bastioni, oggi invece non vedono e non sentono. Imbambolati, se ne stanno ai piedi del mondo Sinai in attesa che Musumeci scenda con le tavole della legge. La legge sui rifiuti. Quella da scrivere insieme.