Dall’anatema all’abbraccio: la questione morale di Schifani
Quella respinta dall’Assemblea regionale, al termine di un breve, modesto dibattito, è stata solo formalmente una mozione di sfiducia. Chi l’ha presentata, già con poca convinzione, come un atto dovuto per segnalare una presenza esile e ininfluente, ne conosceva l’esito, consapevole perfino di pervenire ad un risultato opposto a quello sperato. Anziché svelare le pesanti contraddizioni della maggioranza, rese ancora più stridenti dalle vicende giudiziarie che hanno riguardato Cuffaro e hanno portato alla cacciata dei suoi dal governo, l’iniziativa dell’opposizione ha consentito a Schifani di nascondere temporaneamente la polvere sotto il tappeto e di ostentare l’unanime consenso dei partiti che lo sostengono. Tutti per uno, uno per tutti. Non è costato nulla, non erano in ballo questioni di potere né si dovevano distribuire dei fondi. Il voto, del resto, era..