Renzi, il Pd, Mattarella e l’ingratitudine della politica
La formazione culturale e la lunga attività politica mi hanno reso estraneo e lontano dal “renzismo” nelle forme e nei contenuti che è andato assumendo negli anni più recenti. Ho vissuto in una comunità che, tra tanti difetti, aveva forte il senso dell’appartenenza e della collegialità. Ho ascoltato più volte le analisi articolate e spesso molto lunghe di Moro, di Berlinguer e degli altri protagonisti della storia repubblicana. Non mi è riuscito, perciò, di sostituire a quei discorsi, a quegli scavi nella realtà del Paese e nei problemi che venivano affrontati, i tweet, i messaggi semplificati. Tuttavia ho votato Renzi quando diventò segretario del Partito democratico, malgrado, ricordo, durante quella campagna per le primarie, andato ad ascoltarlo in un teatro palermitano, pochi minuti dopo l’inizio del suo intervento, dissi a..