Carmelo Caruso per Il Foglio

La Rai lo accoglie come un re e Giletti risponde con un flop

E’ Lo stato delle cose, della Rai, e di Massimo Giletti: sbarca su Rai 3 come San Gerolamo nello studio, promette di fare servizio pubblico e cultura, ma il pubblico lo guadagna La7, la rete che lo avrebbe cacciato perché, dice Giletti, “stavo toccando cose che non si devono toccare”. Si è convinto di essere Mauro De Mauro dell’ Ora e nessuno gli getta il secchio d’acqua salutare. Al posto di una limonata, la Rai gli offre la prima serata, anziché lasciargli digerire la sua peperonata mafia-caso Baiardo, la Rai gli consegna le chiavi del ristorante per impiattare tv da incubo. Il nuovo ad Rai, Giampaolo Rossi, al suo primo giorno da ad, si presenta con un talk spaventoso, con Giletti, il cervello di ritorno, strafinanziato (si parla di oltre..

Siracusa, una festa per Lollo

L'ex Cognato d'Italia prova a rilanciarsi da Ortigia. Ma gli agricoltori si infuriano per la tassa sui trattori

Conte si accorda sottobanco con Meloni per avere il Tg3

Giuseppe Conte fa l’oste: beve birra con Elly Schlein, ma si imbandisce la tavola con Meloni. I voti per eleggere Simona Agnes, la candidata presidente Rai di Antonio Tajani e Gianni Letta, la candidata del centrodestra, li porta lui. Il M5s si sta accordando per avere lo ius primae noctis, per trattare, meglio, direzioni di testate Rai, per strappare il Tg3 di Mario Orfeo, il Tg3 del Pd e il Pd rischia di farsi prendere per il naso, di pagare la sua posizione chiara, netta. Non solo, Conte negozia ruoli di sottogoverno fuori dalla Rai. Il centrodestra va avanti sul cda e i tre leader, singolarmente, fanno sapere dietro le tende: “L’accordo lo abbiamo. Il 26 settembre, per il cda Rai, si vota Giampaolo Rossi ad e Agnes presidente. Agnes..

Salvini nomina due vicesegretari, la Lega in verandina

E’ il “Piano Salva casa”, casa sua. Salvini fa l’imbianchino: ritinteggia la vecchia Lega per nascondere tempo e crepe. Nomina Claudio Durigon e Alberto Stefani nuovi vicesegretari al posto di Giorgetti e Lorenzo Fontana. Segretario, ma le donne? Perché non una vice? Nasce la verandina Salvini. Luca Toccalini vuole fare il segretario lombardo, Massimiliano Romeo pure, Andrea Crippa resta “il Crippa”, Vannacci se ne va a Viterbo, con i colonnelli alla Tognazzi. Salvini con la calce. E’ vero che Salvini sostituisce due vicesegretari, che ritorna alla carica con le gazebate e chiede ai suoi: “Dovete difendermi, io rischio la galera per il processo Open Arms”, è vero che nessun leghista (l’unico potrebbe essere Romeo) lo sfiderà, ma è vero anche che la Lega ha tre vicesegretari che quasi tutti conoscono...

Sangiuliano, il ministro che scotta tra le mani della Meloni

A che titolo? Una consigliera, che non è mai stata nominata consigliera del ministro Sangiuliano, riceve mail del direttore del Parco di Pompei, in copia ci sono funzionari del ministero, come il capo della segreteria tecnica, il consigliere diplomatico di Sangiuliano. A che titolo? Boccia è stata ospitata al Festival di Polignano a Mare, in quanto “collaboratrice” del ministro. In occasione del festival, “Il libro Possibile”, del 13 luglio, l’organizzazione chiede alla segreteria di Sangiuliano quante stanze riservare. Viene risposto di riservare tre stanze. Il presidente dell’evento è Gianluca Loliva e conferma che “la collaboratrice era Boccia” (che non lo era). Una stanza viene riservata per il ministro, un’altra per la scorta, un’altra per il “collaboratore”, perché come riferito al Festival, “il ministro sarà accompagnato da un agente di scorta..

Genny nei guai. L’influencer rinnegata doveva gestire il G7

Ministro Sangiuliano, non c’è più da scherzare. C’è una sua consigliera che non è mai stata nominata consigliera, ma che operava da tale. Si chiama Maria Rosaria Boccia e aveva accesso alle chat del ministero, partecipava alle riunioni con il consigliere diplomatico, comunicava con il resto del gabinetto. A che titolo? Boccia vuole essere definita imprenditrice di grandi eventi e pretende scuse. Mostra chat per raccontare che al ministero hanno mentito. Denuncia un tentativo di sporcarla portato avanti dallo staff di Sangiuliano. A Boccia sarebbe stato promesso di curare l’organizzazione del G7 della Cultura di Pompei che si tiene dal 19 al 21 settembre, evento inizialmente previsto a Positano, ma spostato a Pompei, per volere del ministro. Perché è stato spostato? Pompei è la città di Boccia, la città dove..

Storia del ministro Genny e della influencer che lo tampina

Genny Sangiuliano, nove secondi e mezzo. Una donna lo sta inguaiando. Si attende già l’intervista del Mickey Rourke della Cultura: “Genny è un’altra cosa”. La donna si chiama Maria Rosaria Boccia e fa sognare i fan di Sangiuliano. Il web sta esplodendo di fotografie tra la misteriosa di Pompei e Genny futurista. Boccia scrive sui social: “Sono consulente per i grandi eventi. Il ministro Sangiuliano ha firmato la nomina”. Al ministero sono terrorizzati: “Non è vero nulla”. Pd e Iv hanno presentato un’interrogazione: esiste o no la collaborazione? Chi è Boccia? Si definisce influencer, esibisce il titolo di presidente dell’associazione Fashion week Milano moda ma, non ha nulla a che vedere con la moda e Milano. La Camera della moda al Foglio: “Non abbiamo mai sentito parlare di questa associazione..

L’estate rovente di Salvini
Guai in vista per la Meloni

Ora che non si sbronza di Papeete, Salvini si sbronza di televisione. Il governo lo ha preso in mano lui. Ha paralizzato la Rai, unito le opposizioni (sulla Rai) e tra pochi giorni va pure in ferie da Bruno Vespa, alla Masseria Li Reni. Vuole stare vicino, vicino a Giorgia Meloni, anche lei in Puglia, passare il Ferragosto con il secchiello, costruire ponti di sabbia con Andrea Giambruno. Sulla Rai fa dire ai suoi che “FdI non è all’altezza”, e che adesso “o si accettano le condizioni di Salvini o si cambia ad”. Ha un papello. Prendere o lasciare. Non gli basta più il dg Rai. Chiede “l’alternanza dei conduttori, Lega-FdI”, la dote per la casa, la Rai pregiata. Pretende la direzione di Rai Cultura, la guida di Rai Fiction,..

Una lottizzazione senza fine
Rivolta al ministero di Lollo

Un appello a Lollobrigida: non li chiami interpelli. E’ normale circondarsi di dirigenti fedeli, ma è normale chiamare “interpello”, selezione, la nomina del vecchio compagno di giochi, la promozione della collaboratrice? Per avere la sua comfort zone, la Lollo zone, il ministro dell’Agricoltura fa saltare l’armonia dei suoi uffici. Il massaio d’Italia sta per nominare altri due nuovi dirigenti. Uno si chiama Massimiliano Rossi, l’altra è Barbara Catizzone. Uno è il suo ex compagno di giochi, l’altra è la sua portavoce. La Lollizzazione, la lottizzazione stile Lollo, non è una novità, ma la novità è che gli esclusi dall’interpello sono pronti al ricorso. E’ un altro suo successo: deve lottare contro la peste suina ma si porta la peste a casa. I dirigenti sostituiti da Lollobrigida? Si è perso il..

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