Carmelo Caruso per Il Foglio

Vecchio cinema Schlein. All’anti
Atreju giganteggia Gentiloni

Viene malinconia già all’ingresso: un McDonald’s sulla sinistra, un negozio di materassi sulla destra. L’anti Atreju di Elly Schlein ha come titolo “Sociale verde e giusta. L’Europa che vogliamo”. Non allarghiamoci con i desideri. Le sedie vuote sono più numerose del “Cinema Paradiso” chiuso nel 1988. La sala è un teatro capannone, il sette, degli Studios di via Tiburtina 521. Il Teatro due è quello di “Propaganda live”. Il Pd è in pratica ospite di Urbano Cairo. Un fotografo vorrebbe abbracciare la segretaria del Pd perché “ce vole talento”. Il giorno è sbagliato, i mezzi pubblici in sciopero, la stazione vicina è la Tiburtina, che è la seconda stazione di Roma. Si è secondi pure sulla mappa. Il vero evento della sinistra è dall’altra parte della città, al Testaccio, dove..

Le imprese di Giorgia: Atreju
sembra lo sbarco sulla Luna

Meloni è finita sulla Luna. Atreju è Space Giorgia, Elon Musk è l’ospite X, il capogruppo di FdI, Lucio Malan, indossa un gilet come quello di Obi-Wan Kenobi. FdI è in orbita. La kermesse della destra, tre giorni d’incontri, a colpo d’occhio sarà costata quanto venti automobili Tesla. Il pass dei giornalisti è iridato. Brilla, luccica. Un militante lo dice: “Me cojoni”. Il luogo dove si tiene è Castel Sant’Angelo e sembra la navicella del patriota. Il blu estoril è il colore dominante (Giambruno, ti dobbiamo delle scuse). Centocinquanta volontari, la pizza ritorta costa solo 7 euro ed è farcita con spinaci e salsiccia. Per celebrare la premier è stato convocato in anticipo Babbo Natale: “Mi hanno sequestrato. Devo stare fermo. Non mi posso muovere”. All’entrata giganteggia il planisfero che..

Tajani al massimo. Va contro Salvini con Metsola e Meloni

Con un salario minimo, Meloni ha un Tajani al massimo. Queste sono 24 ore da Tajani: ha licenziato la Cina (siamo fuori dalla via della Seta) accompagnato Roberta Metsola, la presidente del Parlamento europeo, a Palazzo Chigi, tirato le orecchie, alla Camera, a Salvini (che aveva prima incontrato Meloni) perché “Ue e Nato restano i riferimenti fondamentali del governo”. Lo chiamano il “Patto di Lamezia Terme”, Meloni-Metsola-Tajani, ed è un inciucione. Vogliono tenere a distanza i sovranisti in birreria, gli amici di Salvini, e pure Salvini, che per Tajani è uno che “stava al governo con Conte”. Salvini accusa Tajani e la premier di adulterio con i socialisti, ma loro gli ricordano che le corna, per primo, le ha messe lui. Si è aggiunta anche Letizia Moratti che, come la..

Ritratto di Lollobrigida, cognato e ministro fuori misura

Francesco Lollobrigida ha ragione: in Italia è “cambiato qualcosa”. Un ministro, un parlamentare, abbraccia chi ha appena spintonato un altro parlamentare. Il ministro è lui, Lollobrigida, e lo spintonatore è Ettore Prandini, il presidente della Coldiretti. All’ora di pranzo, sotto Palazzo Chigi, Prandini aggredisce Benedetto Della Vedova di +Europa. Gli dà del “delinquente”, del “buffone”. La colpa di Della Vedova è aver votato contro il ddl di governo che vieta la carne sintetica, una carne che nessuno in Europa ha prodotto. Il ministro, dopo lo spintone, con il suo codazzo, raggiunge Prandini, e ci comizia insieme da caro amico. A Strapaese, il podere di Lollobrigida, si fa così. Al Senato si lavora intanto per farlo felice. FdI ha presentato un emendamento al dl Anticipi, il dl collegato alla manovra. Vengono..

La Venier ha la febbre e la Rai manda in onda lo stracotto

Mara Venier non può andare in onda e la Rai che fa? Manda due ore di repliche, anzi, il meglio di Domenica In, e non si capisce quale sia il meglio (magari Fabrizio Corona). È come se in un giornale mancasse il cronista che segue il governo e, anziché chiedere al collega di scrivere un articolo al suo posto, si ripubblicassero gli articoli del giorno prima. La notizia l’ha comunicata la Rai. In una nota fa sapere che la conduttrice è sintomatica al Covid e dunque domenica 12 novembre “sarà proposto un 'meglio di', in onda dalle 14 alle 17 su Rai 1”. Nelle stesse ore, su Rai 2, va in scena il grande tennis. C’è il nostro Jannik Sinner alle Atp finals. Perchè non spostare sulla rete ammiraglia il..

La Lega ne riconferma 4. Europee difficili per la Tardino

La vera quota che agita Salvini non è la “104”, ma la 4. Sono i soli eurodeputati uscenti, su 23, sicuri di essere rieletti. Sta girando, in area Lega, un documento dettagliato con i nomi dei leghisti europei destinati a non farcela. Tra questi c’è Marco Zanni, il presidente di Identità e democrazia, la casa dei sovranisti a Bruxelles. Tre giorni fa l’eurodeputata leghista Stefania Zambelli è passata a Forza Italia. Sarebbe tramontata anche la candidatura del generale Vannacci con il Carroccio. Per drenare voti potrebbe essere chiesto a Giancarlo Giorgetti di correre alle europee. La Lega fa oggi i conti con il suo passato fastoso, i suoi europarlamentari eletti nella stagione del Salvini a doppia cifra. Sono loro i vecchi diesel, gli Euro4, che le elezioni europee rischiano di..

Tajani è una lacrima che scorre tra Giorgia e Mediaset

Ci vorrebbe un amico, ci vorrebbe Tajani. Antonio Tajani soffre se Meloni soffre, ma se Meloni soffre, Tajani è straziato. E’ l’unico ministro che gira con il fazzolettone in tasca come Marcel Proust. Prima regola dei gentiluomini: portare sempre un fazzoletto per presentarsi in società e per asciugare le lacrime di una dama. Al Senato, per le comunicazioni della premier, è il primo ad arrivare. Se serve getta pure il sacco della plastica. Ogni donna italiana dovrebbe avere un Tajani. Ministro? “Un attimo, che finisco con Maurizio”. Maurizio sarebbe Gasparri, vicepresidente del Senato. Alla Camera, c’è Paolo Barelli, il capogruppo. Questa è la threesome di Forza Italia. Ministro? “Che c’è?”. Le premier è ancora infuriata con Mediaset. Non le passa. “Le scrivo continuamente, la chiamo, le sono vicino. Non sapevo..

Aridatece Barbara D’Urso. Myrta fa rimpiangere il trash

Roma. Inaugura un nuovo genere televisivo: la spazzatura pulita, l’orrido di seta bianco. Era dunque questo il nuovo “grande racconto della realtà” di Myrta Merlino, la grande promessa di Mediaset e di Pier Silvio Berlusconi, il Pomeriggio Cinque depurato da Barbara D’Urso? La cronaca nera, che con D’Urso era trash alla crema, sciué sciué, con Merlino è più nera della seppia, una specie di A Sangue freddo con al posto di Capote l’aiuto regista, o forse tuttofare, Ermanno: “Ermanno, Ermanno. Siamo collegati da Senago, dove Giulia Tramontano è stata avvelenata con veleno per topi. Pensate, veleno per topi. Non ho parole”. C’è pure il capitano dei carabinieri, collegato, che parla in lingua brigadesca: “Abbiamo ricostruito il disegno. L’indagato si sarebbe sbarazzato del corpo”. Merlino: “Capitano, ho capito bene? Avvelenata prima..

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